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Galante/Miff: Milano insensibile al cinema. 100.000 euro per farsi vedere

09/04/2008

Un nuovo format. Di necessità. Il Miff, festival milanese del cinema indipendente, nonostante l’intento, quest’anno è costretto ad aprire i suoi battenti compatto. Lasciando al pubblico la visione dei soli vincitori, mentre il resto spetta alla giuria. Così, mentre ‘The Trap’ di Sdran Golubovich martedì sera all’Orfeo inaugurava in anteprima mondiale, avendo vinto il Neuro Award, riconoscimento che Neurothon attribuisce all’opera più in linea con la campagna ‘il cinema che fa bene al cervello’, Andrea Galan, fondatore e direttore Miff, confessava a youmark la delusione. Ma anche la soddisfazione. Perché sulla qualità del suo festival nessuno ha da ridire. Anche in assenza di budget. 

Anzi. I film in concorso fanno di questa ottava edizione quella in assoluto migliore per qualità. Ed è questo che conta, visto che lo scopo è aiutare i filmmaker, assicurando loro visibilità internazionale. 

E, stando alla partecipazione, sembra che ormai il Miff di credibilità in tal senso ne abbia da vendere. Infatti, nonostante quest’anno non abbia potuto tenere fede al contratto di iscrizione, modificando la pianificazione e assicurando solo ai vincitori la visone al pubblico, non si è ritirato nessuno

Anche perché la vita media di un festival è di tre anni. Dopodiché potrebbe essere per sempre. Ed è quello che ci auguriamo. Nonostante quest’anno il budget sia stato nullo, al punto da indebitarsi, potendo solo contare sull’insufficiente sostegno a consuntivo delle istituzioni. Sottolineando, però, il supporto di alcuni partner ‘tecnici’, dal locale le Banque, per il party inaugurale, a Sweet Years, Kora events, Rdf Communication, e l'indispensabile aiuto di tutti i volontari. 

Il problema è che di festival ce ne sono ormai troppi, 5.000 nel mondo, e che Milano è ‘insensibile’ al cinema. Meglio, troppo impegnata. Qui per farsi vedere ci vogliono almeno 100.000 euro da spendere in comunicazione, altrimenti sparisci. 

Sarebbe un peccato. Anche perché da vedere quest’anno ci sono altre due anteprime, ‘Postal’, di Uwe Boll, e ‘L’amore non basta’, di Stefano Chiantini, con Giovanna Mezzogiorno, che presenzieranno in sala durante la proiezione, a chiusura del festival, domenica 13, al Cinema Rosetum. 

Per esserci, occorre registrarsi al sito www.madeinmilan.org , diventando soci dell’associazione culturale che organizza il Miff. La visione è gratuita.

 

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