Winkelmann/ Lamborghini: già tutto esaurito
02/04/2008
I risultati danno ragione a Winkelmann. Lamborghini Automobili, infatti, si è presentata alla stampa, ieri a Milano, in piena forma. Con un incremento del 15% delle auto sportive di lusso consegnate. Ricavi a 467 milioni di euro, utile in crescita del 160%, a quota 41,7 milioni. Complice anche la Gallardo, che nel 2003 ha ‘democratizzato’ l’offerta del brand, rappresentando il modello di maggior successo. Che all'appena conclusosi Salone di Ginevra si è mostrato nella versione LP 560-4. Venduta a 146.000 euro tasse escluse. Contro il milione dell’ultima Reventòn, in serie limitata, di venti unità.
La ricetta sta nel mix. Strategico, s’intende. Seguito all’analisi della situazione e del marchio. Facendo crescere la rete vendita, rivisitando la gamma di prodotti, investendo sul sito produttivo, lavorando a 360° per aumentare l’immagine e la notorietà del brand. Tanto che la produzione di quest’anno è già stata interamente venduta.
Tenendo sempre fede all’animo italiano, nonostante dal 1999 appartenga al Gruppo Volkswagen. E i manager vengano scelti senza guardare il passaporto. Perché quello che conta è la capacità di competere al risultato globale. Avendo nel 2004 costituito un centro stile dedicato, direttamente collegato alla direzione ricerca e sviluppo, cuore strategico dello stabilimento di Sant’Agata Bolognese.
Non a caso dalle 250 Lamborghini mediamente prodotte l’anno dal 1963 al 2002, si è passati nel 2007 a 2406 sportive consegnate.
In 40 paesi, 107 concessionari. Con l’Italia a rappresentare il quarto mercato. dopo Usa, Geramia, Uk. A seguire Giappone e Medio Oriente. Conquistando soprattutto un pubblico maschile. Soprattutto imprenditori. Self made man. Ma anche qualche star, dello sport e dello spettacolo.
Senza lasciarsi scoraggiare dai limiti di velocità. Anche perché ci sono comunque le ‘driven academy’ a consolare ogni appassionato.
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