Davide Steffanini/ Visa: un futuro meno ‘nero’
23/01/2008
Inteso come sommerso, come attitudine a preferire transazioni che non lascino tracce. Perché è anche questa la causa dell’arretratezza italiana nell’uso della moneta elettronica. Ne parla a youmark Davide Steffanini, direttore generale Visa Europe.
Il mercato europeo delle carte di credito e debito cresce a doppia cifra, noi no. Siamo indietro rispetto alla media degli altri paesi, che ci hanno doppiato. Un gap che va colmato. Non a caso è fra i primi obiettivi 2008 che Visa si è posta in Italia.
Perché la modernizzazione di un Paese passa anche da qui, dall’attitudine a lasciare a casa anche i pochi euro per le piccole spese quotidiane, il giornale, il caffè, a favore di una ‘carta’. Che però, per contro, deve essere accettata dagli esercenti. E non solo. Passi avanti vanno fatti anche nella Pubblica Amministrazione, negli studi medici, notarili, e così via.
Ecco dunque, anche per quest’anno, una comunicazione a tutto tondo, che non si sbilancia verso il nuovo penalizzando il vecchio. Internet al fianco di tanta tv, per sostenere l’awareness, stampa e sponsorizzazioni, Olimpiadi in testa, promozioni. Accomunati da un unico messaggio, che sottolinea quanto una Visa possa semplificare la vita. In linea con questo obiettivo è prevista inoltre, in collaborazione con Abi e altri marchi, una campagna 'educativa' tv e stampa ('Guerra al contante') a cui sta lavorando Young & Rubicam. Sul fronte media, invece, è in corso una gara globale che vede in lizza Mediaedge:cia (attuale centro media Visa) e Omd.
Camminando insieme alle banche, con cui si definiscono strategie per meglio colpire i singoli target. In un’ottica di segmentazione e di un servizio taylor made. Nascono così le carte per i giovani, quelle prepagate, oppure per la clientela business, spingendo sul risparmio aziendale, e ancora l’alto di gamma, con servizi esclusivi, o le revolving per chi preferisce dilazionare la spesa. E anche la V Pay, ultima nata e orientata al mercato unico dei pagamenti in euro (Sepa). Basata su tecnologia chip e Pin, oggi realtà anche da noi.
Contribuirà, ne è convinto Steffanini, ad aumentare il numero di carte Visa attualmente in circolazione e cioè circa 350 milioni nel mondo e oltre 23 milioni nella nostra penisola.
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