Mediamarket: ecco perché le Smart Commmunity fanno bene alle aziende. Sempre
15/05/2012
Esprimendo la convinzione con cognizione di causa, visto che il tutto prende via dal successo ottenuto dalla web community 20annidaprotagonista.it (al suo interno Mediamarket si è espressa attraverso Mark, un character - è stato poi fisicizzato nella campagna adv - con funzione di web tutor e moderatore) inerente al progetto annuale sfociato nell’evento del 2 ottobre presso Rho Fiera Milano (vedi video) per il festeggiamento dei venti anni dell’azienda (il budget stanziato, dall’advertising - a firma Cayenne - a rp e ufficio stampa - con Business Press - , sino alla stessa community e agli eventi - Sinergie - si è aggirato sul milione e mezzo di euro). In pratica, un social network aziendale rientrante nelle attività di comunicazione interna, per far conoscere, interagire, partecipare, coinvolgere, gli 8.000 dipendenti delle catene Media World e Saturn (4.000 sono stati quelli attivi nella community) e dei loro punti vendita dislocati capillarmente su tutto il territorio nazionale.
Con l’opportunità di interagire una volta al mese via chat con lo stesso ceo, incrementando e agevolando l’interiorizzazione degli obiettivi e della mission di un’azienda che, comunque, si definisce per dna innovativa e creativamente capace di sperimentare a partire da se stessa. Ricordando, non a caso, la sua partecipazione tra i soggetti al lavoro con il Governo relativamente a quella branchia dell’Agenda Digitale che attiene alle Smart Community.
Come a youmark ha raccontato Marco Orlandi, direttore relazioni esterne Mediamarket, la partecipazione creatasi attorno al progetto per il festeggiamento dei venti anni ha poi convinto l’azienda a proseguire nell’esperienza social, tanto che a breve la piattaforma, potenziata ed arricchita, sarà lanciata quale community stabilmente dedicata a tutti i dipendenti.
Certi che sia nuova via, evoluzione 2.0, di quanto sino a ieri hanno rappresentato le reti intranet, così come le differenti forme di e-learning e formazione che, comunque, peccavano di relazioni one way, escludendo l’interazione e l’interformazione autonoma tra membri della community, così come la possibilità di accedervi da qualunque display e luogo, a qualsiasi ora.
Diversi gli obiettivi. Dalla condivisione di informazioni, know how, esperienze, alla comunicazione in tempo reale di tutte le novità, sia dal top management verso i punti vendita che viceversa. Dalla partecipazione attiva di tutti i collaboratori a tutti i livelli alla condivisione del tempo libero. Dalla possibilità di dialogare con l’azienda e il top management in modo più diretto alla realizzazione di sondaggi. Il tutto aggregando e incrementando il senso di appartenenza.
Quattro gli ambiti tematici in cui la nuova community verrà segmentata (ognuno coordinato da un responsabile differente, seppur condividendo tutti lo stesso web master di tutela):
- Temi institutional, grandi promozioni, eventi social
- Novità di prodotto
- Csr: interna/social/green
- Svago e tempo libero
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