Martin Sorrell ottimista. La crescita c'è grazie ai paesi emergenti e al digitale. L'Italia non male

E' quanto emerge da un'intervista rilasciata dal ceo Wpp al Corriere della Sera in occasione della sua presenza a Roma per l'incontro Ibac (International Business Advisory Council) e pubblicata oggi dal quotidiano. 

Una crescita dovuta soprattutto ai paesi del Bric e a quelli asiatici e africani. Che non poco hanno contribuito nel 2011 a portare gli utili Wpp prima delle tasse a superare il miliardo di euro. Ma anche al digitale. Insomma, per quest'anno su scala mondiale non intravede grandi nubi all'orizzonte sul fronte degli investimenti in comunicazione, complici anche le Olimpiadi di Londra e le elezioni presidenziali in Usa. Più preoccupato semmai per il 2013. 

Il discorso cambia invece se ci concentriamo in Europa, dove area 'felice' può essere considerata quella dell'Est (Germania, Polonia, Russia). Non l'Ovest, con Francia a preoccuparlo più del Regno Unito e dell'Italia. Per quest'ultima plauso a Mario Monti per aver creato le condizioni del rilancio. Anche se al momento lo stato d'animo degli spender appare 'cupo' e manca la volontà di investire. Sbagliato, fa notare Sorrell, perché proprio in momenti come questo bisogna spingere l'acceleratore e sostenere i propri brand. 

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