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Nielsen, la fiducia dei consumatori è aumentata nel mondo ma diminuita in Europa

07/02/2012

In base ai dati relativi al quarto trimestre 2011 raccolti da Nielsen, la fiducia dei consumatori a livello globale è salita a 89, crescendo di un punto rispetto al trimestre precedente, mentre in Europa è scesa in 24 dei 27 Paesi della regione sottoposti a indagine. Durante la fase finale dell’indagine, condotto tra il 23 novembre e il 9 dicembre 2011, i livelli di fiducia complessivi si sono ridotti in 35 dei 56 mercati globali analizzati (60%), sono aumentati in dodici mercati e rimasti invariati in nove.

L’indice di fiducia dei consumatori statunitensi è cresciuto di sei punti passando da 77 a 83, anche grazie alla percezione di un miglioramento della proprie finanze personali per il 2012 (quasi il 50% afferma infatti che le prospettive finanziarie sembrano ‘buone/eccellenti’, in ascesa rispetto al 43% del trimestre precedente), mentre la Cina ha guadagnato quattro punti, arrivando a 108 e diventando il sesto paese più ottimista al mondo (nel trimestre precedente occupava l’ottavo posto). In Germania, quarta economia mondiale, la fiducia è rimasta invariata rispetto al trimestre precedente a 87 punti, ma è aumentata di quattro punti anno su anno. L’indagine globale sulla fiducia dei consumatori e sulle intenzioni di spesa condotta da Nielsen, ‘Global Survey of Consumer Confidence and Spending Intentions’ istituita nel 2005, rileva via internet livello di fiducia, principali preoccupazioni e intenzioni di spesa dei consumatori in 56 Paesi. I livelli di fiducia al di sopra e al di sotto di cento indicano i diversi gradi di ottimismo e pessimismo.

Più della metà (52%) dei consumatori globali descrive la propria situazione finanziaria per il 2012 come ‘eccellente/buona’, in crescita rispetto al 50% del terzo trimestre 2011, ma il 65% aggiunge che non è un buon momento per gli acquisti, un punto percentuale un più rispetto al trimestre precedente. Le preoccupazioni dei consumatori per la congiuntura economica sono aumentate per il 18% degli intervistati (un aumento di sei punti rispetto all’ultimo trimestre) e questo ha spinto quasi i due terzi (64%) dei consumatori di tutto il mondo ad affermare che stanno attraversando un periodo di recessione, due punti in più rispetto al 62% dello scorso trimestre. Un numero crescente di intervistati online nelle regioni nord America (86%), Europa (74%), Asia Pacifico (53%), Medio Oriente/Africa (74%) e America Latina (47%) ritiene di essere in recessione.

Principalmente a causa di una visione più positiva delle finanze personali per l’anno in corso, il nord America ha registrato il maggiore aumento trimestrale regionale in assoluto (+5 punti) arrivando a 84, mentre la regione Asia Pacifico (99) e l’America Latina (98) sono risultate essere le regioni del mondo più ottimiste con aumenti trimestrali, rispettivamente di due e di un punto. La fiducia è calata di un punto in Medio Oriente/Africa (95) e l’Europa ha registrato il livello di fiducia più basso dal primo trimestre del 2009, con 71 punti totali e un declino di tre punti in un solo trimestre. L’India rimane il mercato più ottimista al mondo per l’ottavo trimestre consecutivo, con un punto di aumento dell’indice di fiducia dei consumatori che lo porta a quota 122, seguito da Indonesia e Filippine a 117. L’Ungheria è invece il mercato più pessimista al mondo con un indice di 30 punti e sette punti persi, seguito da Portogallo (36) e Grecia (41), dove i livelli di fiducia trimestrali hanno perso quattro e dieci punti rispettivamente.

L’Italia si posiziona al sesto posto tra i paesi più pessimisti con un indice di 49, tre punti in meno rispetto al periodo precedente. Nell’ultimo trimestre, nove mercati europei sono risultati tra i dieci mercati più depressi al mondo. Nell’ultimo trimestre, l’aumento di fiducia più significativo si è avuto in Romania (+10), Stati Uniti e Australia (+6), Venezuela, Filippine e Colombia (+5) e Cina (+4), mentre le riduzioni più marcate si sono registrate a Taiwan (-16), Repubblica Ceca (-12), Grecia (-10) e Belgio (-9). Nel quarto trimestre del 2011, meno di un europeo su quattro (23%) valutava le prospettive di lavoro come ‘buone/eccellenti’, in calo rispetto al 26% del terzo trimestre, e al 28% dell’anno precedente. Inoltre, mentre le prospettive di lavoro sembrano essere migliori per i tedeschi, dove più della metà (52%) degli intervistati ha indicato come ‘buone/eccellenti’ le opportunità di trovare un lavoro (in aumento dell’11% anno su anno), le prospettive di trovare un lavoro rimangono scarse per i mercati dell’Europa meridionale colpiti dalla recessione quali Italia, Grecia e Spagna.

In Spagna, la visione positiva circa le prospettive di lavoro si è ridotta al 10% nel quarto trimestre, perdendo quindici punti rispetto all’anno precedente. In Italia, il ‘sentiment’ positivo circa la creazione di posti di lavoro ha perso dieci punti anno su anno, scendendo all’8%. In Grecia, infine, la percentuale di consumatori che ritengono possibile la creazione di nuovi posti di lavoro è passata dall’11% dello scorso anno all’attuale 4%. La regione Asia Pacifico continua ad essere la più ottimista, e vanta sette dei dieci punteggi più alti dell’indice. La fiducia è aumentata in quasi la metà (6 su 14) dei Paesi dell’Asia Pacifico considerati dall’indagine Nielsen, si è ridotta in cinque ed è rimasta invariata in tre (Malesia, Singapore e Giappone). Stupisce, invece, il declino di 16 punti di Taiwan che porta l’indice a 71, il punto più basso in 24 mesi, vicino ai livelli registrati dopo la crisi finanziaria mondiale del 2008.

In America Latina, il Brasile ha registrato il livello di fiducia dei consumatori più elevato della regione, con un indice di 112: il quinto punteggio più alto tra i 56 Paesi analizzati. La fiducia è aumentata di 5 punti in Colombia e in Venezuela, si è ridotta in Perù (-4), Messico (-2) e Argentina (-1) ed è rimasta invariata in Cile. I latino-americani sono i più fiduciosi per quanto riguarda le finanze personali nel 2012, e il 66% descrive il prossimo anno come ‘buono/eccellente’. Nei sei mercati dell’Africa e Medio Oriente inclusi nell’indagine, la fiducia è salita in Pakistan (+3), calata in Arabia Saudita (-7), Egitto (-5), Israele (-1) e rimasta invariata negli Emirati Arabi Uniti e Sud Africa. In Medio Oriente/Africa, la principale preoccupazione di un consumatore su cinque riguarda la sicurezza del posto di lavoro, un valore cinque punti più elevato della media globale. Le preoccupazioni riguardanti la stabilità politica e l’economia sono altri due punti di grande interesse per il 12% degli intervistati.

 

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