Analisi Aegis Media/Il Foodtainment anima il mondo digitale
16/01/2012
Il 2011 è stato un anno di conferme per alcuni fenomeni media nati e cresciuti sotto la stella del processo di digitalizzazione del nostro Paese. Una nuova tendenza è emersa fra le altre: il raggiungimento di una maturità di fruizione da parte di uno spettatore/consumatore sempre più consapevole che l’intrattenimento mediatico si possa adattare ai nuovi trend socio-culturali e lifestyle personali.
In tempi in cui intrattenersi significa scegliere attivamente cosa fruire all’interno di un ecosistema di contenuti video di interesse, è possibile affermare con certezza che il contenuto diventa driver di fruizione principale indipendentemente dalla piattaforma, dal canale e fascia oraria. La forte crescita di interesse registrata per l’area 'Food&Cooking' ne è la prova.
In un momento in cui la tv generalista nel suo complesso è sempre meno in grado di mantenere fedeli i propri spettatori (-5% il calo di minuti spesi di fronte ai canali generalisti 2011 vs 2009, target Individui), l’argomento culinario è riuscito a mantenere vivo l’interesse delle persone registrando un mantenimento delle performance in termini di permanenza di tutti i programmi relativi (circa 30 minuti medi di visione nel 2011). Risultato da interpretare come positivo, in un anno di continui decrementi.
Il successo di questa tipologia di programmazione si regge sulla capacità dell’offerta editoriale di interpretare in chiave leggera e divertente le principali passioni degli italiani senza tralasciare l’aspetto più pratico di utilità che caratterizza il mondo culinario. Una nuova offerta e la realizzazione di format innovativi hanno contribuito a ridefinire infatti questo genere di produzioni, introducendo il concetto di entertainment nel food e dando vita al fenomeno del 'Foodtainment'.
Le tv digitali hanno immediatamente cavalcato l’onda di questo successo dedicando una quota sempre maggiore del loro palinsesto all’arte culinaria. Analizzando le audience di alcune emittenti diffuse in digitale terrestre/satellitare si evidenzia come i picchi di ascolto risultino proprio in prossimità della presenza di programmi 'Foodtainment' nel palinsesto (su Real Time nel preserale 'In cucina con Ale' ha ottenuto un ottimo ascolto nell’autunno del 2011 - più di 145mila spettatori nel minuto medio comprensivo del canale +1 Live+Vosdal, così come 'Masterchef' su Cielo più di 350mila individui+ospiti che ha portato ad un +105% di audience vs media prime time di rete).
Gli effetti dell’aumento della quota dedicata a tale programmazione ha impattato su tutto il 2011. Rispetto alla permanenza media dello spettatore su Cielo, i programmi di cucina hanno visto una crescita del +18% mentre La7d ha aumentato di quasi il 30% la quota di minuti visti 2011 vs 2010 del 'Foodtainment' sul target individui grazie all’introduzione de 'I menù di Benedetta'.
Assieme all’offerta editoriale aumenta anche la frequenza di visione di tali programmi. Da un sondaggio Aegis Media condotto su un panel di giovani adulti, emerge che quasi 7 intervistati su 10 dichiarano di vedere più spesso programmi di cucina rispetto al passato. Molto interessante il picco registrato sui viewer maschi che, grazie anche ai nuovi format dal taglio 'Foodtainment', si stanno sempre più avvicinando ai programmi culinari/di cucina (il 73.5% dei maschi in età 25-45 dichiara di averne aumentato la fruizione).
La ricerca evidenzia inoltre che la formula del 'Foodtainment' (coniugazione di utilità/informazione ad elementi di puro intrattenimento) piace in egual modo a uomini e donne mostrando però interessanti differenze. Gli uomini forti ad oggi di una minor esperienza nel campo, citano come motivazioni del crescente interesse anche l’aspetto sociale e di relazione del tema (il 40.8% dei maschi dichiara di guardarli anche per parlarne con amici e colleghi). Il target femminile, più esperto nel campo culinario, sembra premiare l’innovazione ed il cambiamento dello stile di questo genere di programmi. Tanto che il 23% delle intervistate ha dichiarato di seguire maggiormente questi programmi proprio in virtù di un nuovo stile emerso rispetto alla proposta editoriale del passato meno frizzante e coinvolgente.
Il tema della cucina ha avuto un netto risvolto anche sul web dove l’area del 'Food&Cooking' ha registrato un aumento del +7.2% U.U. nel mese di ottobre 2011 (pari a più di 8 mio). Un dato ancora più incisivo si ottiene analizzando l’aumento dei minuti visti: +13% (ottobre 2011 vs 2010 - Aegis su dati Audiweb View).
Il fruitore di 'Foodtainment' risulta più centrale e colto sul web, ma la tv digitale riesce a coprire tutte le aree socio-demografiche meno internettiane'. Rispetto a una analisi sugli indici di concentrazione, i mondi digitali tv e web sembrano completarsi a vicenda.
Il pubblico del 'Foodtainment' si caratterizza per essere consumatore attivo. Ricerca, infatti, informazioni anche tramite browser e/o scarico di app relative alla categoria 'Food/Recipes/Cooking Tips' (quasi 900mila individui possiedono un app relativa e più di 2 milioni ricercano informazioni in proposito).
Questo ruolo attivo emerge anche dal sondaggio Aegis per il Foodtaiment. La maggior parte delle attività svolte si concentra infatti attorno al web. Quella più frequente è 'scaricare ricette' (quasi 6 intervistati su 10), seguita dalla visione di video-ricette sul sito della trasmissione, su Youtube o su altri editori video.
Il contenuto come driver di fruizione emerge nei media, portando ad una analisi di un mondo sempre più olistico. Il ruolo attivo e consapevole dello spettatore porta i mezzi ad intrecciarsi tra loro coordinati da un’unica anima: la fruizione senza confini tecnologici, di piattaforma e di modalità passiva/on demand.
Commento a cura di Aegis Media
Fonte: Elaborazioni dati Aegis Media su Auditel/Audiweb powered by Nielsen/Sondaggio Aegis Media su 'Foodtainment'
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