Caso Nanán: ecco il perché questi manager non fanno bene al mercato
21/10/2011
Il riferimento è tutto all’intervista che Licia Angeli ha rilasciato ieri a youmark. Soprattutto a quanto ha tenuto lei stessa a precisare a microfoni spenti (in presenza di testimoni) relativamente alla gara creativa che per il suo brand si appresta a lanciare e per la quale avrebbe chiamato in causa pure l’agenzia Unbranded (il contratto si è concluso il 30 settembre scorso). Che peraltro ha tenuto tempestivamente a smentire la partecipazione, argomentando la natura del rapporto che la legava all’azienda, alla luce del quale pare evidente che un cambio di rotta così radicale avrebbe automaticamente portato la medesima agenzia ad autoescludersi.
Fin qui nulla di nuovo. Se non la voglia di denunciare comportamenti scorretti che non fanno certo il bene del mercato. La Angeli, infatti, avrebbe poi rilasciato interviste di smentita alle riviste di settore concorrenti che, avendo letto su youmark della gara, l’hanno ovviamente rincorsa per non bucare la medesima.
Insomma, solo un piccolo consiglio a Nanán, al mercato, ai manager, soprattutto quelli giovani, probabilmente alle prime armi. Esiste una professionalità che va difesa. Ed è l’unica cosa che salva il buon funzionamento di qualsiasi sistema. Deontologia professionale, rispetto delle regole e persino etica. Perché altrimenti tutto diventa bagarre.
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