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La nuova Ogilvy & Mather Advertising. Soprattutto una squadra, che se ne dica

20/09/2011

Nel senso che il segreto sta tutto lì. Nelle persone scelte per riportare l’advertising al centro in era digitale. In nome di una rilevanza che il comparto ha perduto e che oggi, con la nascita del cosiddetto adv consumer, può recuperare. Non a caso, la nuova mission recita ‘Activate earned media with paid media to create brand image & awareness with contagious ideas’. Insomma, investire di più in grandi contenuti, capaci di attivare le conversazioni nei social media, così che le marche siano in grado di creare qualcosa che possa vivere in autonomia, guadagnare media value e coinvolgere utenti ambasciatori. 

A due anni dal suo arrivo, il neo ceo Daniele Cobianchi spiega a youmark perché e come pensa di riuscirci oggi. Forte della squadra che allo scopo ha costruito. Accanto a lui Giuseppe Mastromatteo e Alessandro Sabini, executive creative director. Mentre in qualità di head of planner nel team è entrato Giovanni Lanzarotti. 

Chi è Daniele Cobianchi, ceo Ogilvy & Mather Advertising
40 anni, nato a Parma, una laurea in Giurisprudenza a indirizzo filosofico. Ha cominciato la propria carriera in pubblicità nel 1998 come account executive. Nel suo percorso professionale agenzie internazionali come CCP Gruppo Dentsu, Dlv BBDO, Lowe Pirella, Cayenne e Arnold Worldwide Italy Havas. Direttore Generale dal 2007, prima in Arnold Worldwide Italy e dal 2009 in Ogilvy&Mather, di cui oggi è ceo. 

Chi è Giuseppe Mastromatteo, executive creative director Ogilvy & Mather Advertising 
40 anni, diploma di art director presso Accademia di Comunicazione di Milano. Dal 1996 lavora in grosse agenzie pubblicitarie nazionali e internazionali: prima in Young&Rubicam e D’Adda, Lorenzini, Vigorelli e dal 2000, con il ruolo di direttore creativo, in DDB, DLV BBDO, Armando Testa Milano. Nel 2009, chiamato da Euro RSCG, parte per New York dove ricopre il ruolo di worlwide creative director per Jaguar e altri marchi nel mondo del lusso per la sede newyorkese del gruppo Havas. Nel suo portfolio ci sono premi nazionali e internazionali, tra cui due Young Lion a Cannes e due Grand Prix Adci. Nel settembre 2011 torna in Italia per assumere il ruolo di executive creative director di Ogilvy & Mather Advertising. Scrive d’arte, insegna Advertising e collabora con il Museo Triennale di Milano come art director. Appassionato di fotografia, nel 2005 inizia anche la carriera di artista: le sue opere oggi sono rappresentate da gallerie d’arte
contemporanea in Italia, in Francia e soprattutto a New York, dove ha vissuto due anni.


Chi è Alessandro Sabini, executive creative director Ogilvy & Mather Advertising 
38 anni, ha studiato Media and Communication al Goldsmith’s College di Londra e Giornalismo all’Istituto Superiore di Giornalismo di Urbino. Ha iniziato la sua carriera nel 1998 come copywriter in Publicis Milano per poi passare in Saatchi & Saatchi, Ata De Martini & C./Arnold Worldwide, Bcube e Leo Burnett dove negli ultimi sette mesi ha ricoperto il ruolo
di direttore creativo su tutti i marchi del Gruppo Fiat e quello di worldwide creative director per il gruppo Chrysler. Nel suo portfolio ci sono premi nazionali e internazionali tra cui due Leoni a Cannes (l’ultimo riconoscimento al Festival è di quest’anno con una nomination per Diesel) e un Grand Prix Adci. E’ stato giurato al Festival di Cannes nel 2009 ed è coordinatore del corso di copywriting all’Istituto Europeo di Design. Nel settembre 2011 entra in Ogilvy & Mather Advertising col ruolo di executive creative director.

Chi è Giovanni Lanzarotti, head of planning Ogilvy & Mather Advertising 
40 anni, laurea in Comunicazione di Massa, Master in Comunicazione alla Ca’ Foscari di Venezia. Inizia la sua carriera in Young & Rubicam nel 1998 ricoprendo il ruolo di research analyst e brand planner. Dopo una breve esperienza nel marketing di un’azienda nel 2000, rientra in agenzia come planner in Lowe Pirella Lintas per lavorare sui principali clienti internazionali, tra cui i brand di food e personal care di Unilever. Nel 2003 e 2004 il suo percorso professionale prosegue in Publicis, gestendo il coordinamento internazionale della strategia del brand Whirpool e lo sviluppo strategico di diverse altre marche, tra cui Nestlé e P&G. Nel 2004 torna in Young & Rubicam come brand key strategist per Barilla, Danone, Japan Tobacco International, Bel Italia, Gruppo L'Espresso.

 

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