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Alessandro Gensini, direttore marketing Nomination
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L’advertising di Nomination non vuole agenzie. E parla italiano, anche all’estero

10/09/2010

Avendo deciso già da qualche tempo di internalizzare la comunicazione. Che all’anno vale 700.000 euro con il primo semestre 2011 a vederne già pianificati 500.000. Ieri sera, a Milano, in occasione della Vogue Fashion’s Night Out, Nomination ha celebrato il quinquennale del suo flagship store di Corso Venezia 6. Per l’occasione ha debuttato anche un nuovo concept, sviluppato insieme allo studio di architettura Studio 63 con l’obiettivo di esprimere al meglio il mood e la filosofia del marchio ed esaltarne le proposte di gioielli. Collezioni racchiuse in teche bianche lineari o tridimensionali laccate nero lucido, un tavolo a specchio, l’illuminazione di vetrina e bancone curata da Danese, lampadari studiati in esclusiva. È in questa rinnovata location che youmark ha incontrato Alessandro Gensini, direttore marketing dell’azienda fiorentina.

Cosa vi ha spinto a rivoluzionare l’immagine del monomarca? Quanto conta uno store di questo tipo in un’ottica di brand awareness?
“Milano è senza dubbio una città strategica, una vetrina cruciale per stabilire un contatto con il business della moda. Non a caso sin dall’inaugurazione – nel 2005 – questo flagship ci ha dato subito soddisfazioni, diventando per immagine il numero uno dei nostri tre monomarca nazionali (a quello di Firenze, aperto nel 2002, e quello di Venezia, inaugurato un anno fa, potrebbe inoltre aggiungersi in uno prossimo futuro uno store anche a Roma)”.

Quanti sono i vostri punti vendita nel mondo?
“Oggi vantiamo complessivamente 50 negozi. Nel corso del 2010 abbiamo allargato ulteriormente i orizzonti aprendo punti vendita a Shanghai, Pechino, Beirut e a Tel Aviv”.

Avete di recente lanciato la campagna multisoggetto e multitarget (donne, uomini, junior) all’insegna del claim ‘Gioie di vita’. Cosa vuole significare?
“Questo pay-off ha una doppia chiave di lettura: vuole essere non solo un inno alla vita, ma anche alle gioie intese come gioielli. La sua peculiarità, dal momento che all’estero non sarà tradotto, è inoltre quella di trasmettere in maniera forte il valore dell’italianità, uno dei nostri plus”.

Di quali partner vi avvalete per la realizzazione e il media delle campagne?
“La creatività l’abbiamo sviluppata internamente con la supervisione dell'art director italo-americana Renée Cascarina, mentre per gli scatti, tutti realizzati a Firenze per trasferire anche visivamente il valore del ‘made in Italy’, ci siamo avvalsi del fotografo londinese Ben Cook. Già da qualche anno ho deciso di internalizzare la comunicazione al fine di trasmettere in maniera più immediata i nostri asset valoriali senza l’intermediazione di un’agenzia. Quanto invece al media, curato da Vizeum, contempla mensili e settimanali di moda, spettacolo e attualità con uscite nel corso del 2010 e 2011. Inoltre, la campagna è declinata in affissione nelle città dove sono presenti i nostri monomarca".

Quanto stanziate per adv e below?
"Nel 2010 l’investimento di Nomination si è attestato complessivamente sui 700.000 euro, di cui 400.000 in quest’ultima parte dell’anno, coprendo anche le spese d’immagine dei monomarca. Per il primo semestre dell’anno venturo è nostra intenzione stanziare 500.000 euro. Per l’anno intero nulla di certo è stato ancora definito, ma verosimilmente non investiremo meno di quest’anno".

 

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