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Nazionale - Tv vs Rdm/1, l'Italia perde i Mondiali ma vince la sfida multimediale

29/06/2010

GroupM Research&Insight, in collaborazione con Human Highway, racconta la breve avventura degli Azzurri attraverso la misurazione dell’evento in multi-piattaforma. La partita d’esordio Italia-Paraguay conferma l’effetto catalizzante del mezzo televisivo, ma inizia a fare luce anche su modalità di visione alternative.

I recenti casi di Raiperunanotte e delle partite di finale Champions League o il successo della visione cross-channel del Giro d’Italia 2010 sono stati alcuni tra i primi esperimenti di distribuzione multi-piattaforma di contenuti di interesse generalista. I Mondiali sudafricani rappresentano un ulteriore passo in avanti verso i comportamenti cross-mediali del prossimo futuro. 

Per questo motivo con la chiusura del girone eliminatorio e l'uscita degli Azzurri, Groupm Research & Insight e Human Highway rilasciano i risultati dell’audience cross-mediale dell’evento, live e differita delle partite della Nazionale italiana. Ai risultati della partita d’esordio del 14 giugno (Italia-Paraguay) pubblicati oggi, seguiranno nei prossimi giorni anche i dati delle altre due giornate (Italia-Nuova Zelanda e Slovacchia-Italia). 

La ricerca sull’ascolto dell’evento in multi-piattaforma nasce perché le partite non si guardano più solo sul divano, ma si partecipano nelle piazze, si ascoltano in radio, si commentano e si ri-vivono sul web. E anche perché quest’anno i Mondiali rappresentano un laboratorio nel quale sperimentare le numerose possibilità distribuite da un’offerta offerta editoriale multi-piattaforma e non lineare dei contenuti per pubblici sempre più esigenti.

La ricerca è stata svolta su tre campioni indipendenti di 1.000 individui per tre wave, per un totale di 3.000 casi. I campioni sono rappresentativi della popolazione internet italiana per sesso, età, zona di residenza, lettura abituale dei quotidiani e abbonamento alla tv satellitare. Le interviste sono state eseguite sulla piattaforma di Web Surveys di Human Highway (Opline) attraverso un questionario auto-compilato. I dati sono stati analizzati in modo progressivo nel tempo, in modo da rappresentare il fenomeno nel suo sviluppo temporale (seguito dell’evento live e catch up dei contenuti nei giorni successivi). 

Nello specifico è stato misurato:
• la numerosità degli individui che ha seguito l’evento live
• il mezzo utilizzato per seguire l’evento live e il canale/veicolo prescelto
• il contributo esclusivo dei singoli mezzi e la sovrapposizione dell’audience per mix di mezzi
• l’incremento di esposizione ai contenuti del format Mondiali sulle diverse piattaforme a seguito dell’evento (catch up video, informazioni sui canali/veicoli tradizionali e online, passaparola nei social network, lettura e partecipazione sui blog) 

Le prime evidenze mostrano che tutti o quasi partecipano alla diretta: il 60% del campione dichiara infatti di seguire live tutta o quasi la partita, mentre un ulteriore 24% lo fa a spizzichi e bocconi, suddiviso tra chi segue 'diversi momenti della partita in diretta, ma non tutta dall’inizio alla fine' (15%) e chi vede 'solo un momento della partita in diretta' (14%). 

Come prevedibile, la tv si conferma il principale mezzo di fruizione degli eventi in diretta ma è sempre più vero che oggi guardare non è più sufficiente e che si cerca di vivere e partecipare all’evento in prima persona. In particolare, il 6% degli intervistati dichiara di vivere la partita in compagnia degli altri 'in una piazza o in un luogo pubblico' e il 4,2% di 'ascoltarla alla radio'. 

Accanto alla piazza reale si aggiunge anche quella virtuale. Il web viene scelto come territorio elettivo dove poter fruire non solo dell’evento live, ma anche e soprattutto per commentare, scambiare il proprio punto di vista e partecipare alla creazione di contenuti. Cattura complessivamente l’attenzione del 7,3% degli ascoltatori, dei quali il 2,9% vive la diretta 'in streaming, su un sito web', il 2% 'su un quotidiano online' e il 5% sui social network (4% Facebook, 1% Twitter). Si tratta di percentuali meno eclatanti che sottintendono però numeri significativi. Ad esempio, il milione di persone su Facebook o il milione alla radio. In metà dei casi, tuttavia, la fruizione di radio e web è sovrapposta a quella televisiva. Il web in particolare viene abbinato alla tv per produrre un nuovo mix mediatico interattivo e partecipativo attraverso il canale di ritorno rappresentato dai social network. 

Grazie all'offerta in logica catch up, i contenuti della partita Italia-Paraguay vengono rivisti da quasi il 40% degli intervistati. In questo segmento la televisione rimane il mezzo di riferimento (per il 77% dei casi) ma il web aumenta il suo peso relativo. I contenuti video dell’evento vengono cercati su Google (18%), fruiti attraverso post o commenti su Facebook (13%) e rivisti sui siti di quotidiani online (11%). Inoltre, in qualche caso (3%) il file dell’intera partita viene scaricato sul pc o registrato (4% PVR).




 

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