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UM ‘si è messa in moto’ e ha creato UMobile. Hub italiano dedicato al nuovo media

27/05/2010

Con l’obiettivo, prima di tutto, di farlo considerare tale da clienti e mercato. Perché di vero e proprio media trattasi. E non del futuro, ma contemporaneo. Dunque decidendo sia ormai l’ora di fare, sperimentare, proporre e misurare. Forti dei numeri. Che nel mondo parlano di 4 miliardi di telefonini (contro l’uno e mezzo della tv), con l’Italia a battere tutti per penetrazione, raggiungendo nel target giovani adulti il 99,5%, e sorprendendo anche con gli over 55. 

Di qui la nascita della nuova unit UM dedicata al tema, UMobile, che affianca la già esistente (fu inaugurata tre anni fa) Unconventional Media. Un hub italiano, che potrà segnare i paradigmi della comunicazione mobile pure all’estero, visto che per tutti i modi non sono ancora così certi. 

Soprattutto in seno alle nuove opportunità. Che parlano sì di applicazioni, ma soprattutto di internet in mobilità e di integrazione con tutto quanto è videocomunicazione digitale esterna. Non a caso, la scelta di legarsi a partner come Il Mip, già promotore dell’Osservatorio Mobile Marketing e Commerciale Service, e all’agenzia americana (ha di recente aperto la propria sede londinese) Ansible, anch’essa del gruppo Ipg cui Um appartiene, considerata realtà ‘guru’ in tale ambito. 

Al microfono di youmark Gianfranco Piccolo, presidente e amministratore delegato UM, che per presentare la nuova unit si è letteralmente 'messo in moto'. Meglio, in movimento, indossando i panni del conducente di tram, infatti, ha accompagnato giornalisti e clienti intervenuti in un tour milanese, alla ricerca delle potenzialità dell'esterna associata al nuovo media.

 

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