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Barbara Cossetto, direttore commerciale e marketing CartaSi
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CartaSi: a gennaio si deciderà della comunicazione. Intanto si lancia Sipay

11/12/2009

Slittano, dunque, i tempi. Ricordando che in tema di comunicazione la consultazione avviata lo scorso febbraio ha subito un arresto più lungo del previsto. Come d’altronde c’era da aspettarsi, viste le vicissitudini azionarie (Il Gruppo Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane ha acquisito nel giugno 2009 la Si Holding S.p.A, che controlla al 100% CartaSi S.p.A., Si Servizi S.p.A., Si Call S.p.A., Carta Facile S.p.A, CartaSi Capital S.p.A. e SiRe Business Services LTD, determinando la fuoriuscita di MPS, Unicredit e Intesa San Paolo e raddoppiando le proprie dimensioni), di cui è stata protagonista CartaSì. Tanto che la decisione arriverà post presentazione del piano industriale, atteso entro fine gennaio. Certa, comunque, la leadership italiana (7 milioni i titolari), e la spinta all’innovazione, certi che la monetica non sia commodity. Non a caso, ieri a Milano, CartaSì ha presentato Sipay , il nuovo servizio di pagamento peer-to-peer (in Italia rappresentano il 14% delle transazioni online) per inviare e ricevere pagamenti tra privati (prevista a breve l’estensione del servizio anche ai merchant online) anche se non titolari di una carta CartaSi.

Basta registrarsi al servizio, attraverso il portale CartaSi e il sito Sipay, e aprire il proprio account Sipay, con abbinato il codice di sicurezza P2P (peer to peer). Quindi, caricare il relativo conto utilizzando la propria carta di credito (anche Visa o MasterCard che sia) o il proprio conto corrente bancario, ed effettuare e richiedere pagamenti, così come prelevare il danaro disponibile trasferendolo sul proprio conto. In tutti i casi, si riceve via mail l’avviso.

Youmark ha intervistato Barbara Cossetto, direttore commerciale e marketing CartaSi. E vi propone anche uno stralcio del discorso dell’ad Mauro Melis, a introduzione della presentazione di Sipay.

Panoramica velocissima di mercato. Qual è la quota CartaSi in riferimento ai competitor?
“CartaSi è primo player in Italia e il quattordicesimo in Europa nel mercato delle carte di pagamento per volumi di acquisti effettuati, è il primo Issuer di carte di credito in Italia e il decimo in Europa. Sono emesse da CartaSi il 22% delle carte di credito in circolazione in Italia, percentuale che sale al 31% se si considerano solo le carte attive, pari a una quota di speso con carta di credito del 40%. Nel corso del 2008 CartaSi ha gestito complessivamente circa 434 milioni di transazioni per un volume totale di 46 miliardi di euro, con una crescita del 1,8% rispetto all’anno precedente. Inoltre, lo speso dei titolari è aumentato del 2,1% rispetto al 2007, e mediamente ciascun titolare ha speso nel corso dell’anno 3.778 euro. (dati al 31 dicembre 2008, elaborazioni CartaSi, su dati Banca d’Italia)”.

Le ultime notizie sulla vostra comunicazione riguardavano la consultazione creativa, il cui esito, già ai primi di marzo 2009 veniva posticipato. L’anno sta per finire, a che punto siamo, visto che allora parlavate di una decisione nel giro di poche settimane? Quanto investirete nel 2010 in comunicazione e come si spalmerà il budget sui diversi mezzi?
“Qualsiasi attività di comunicazione, così come la scelta del budget da allocare su questo fronte, verrà stabilita nei primi mesi del 2010, a seguito della presentazione del piano industriale, attesa entro la fine di gennaio”.

In ogni caso, come, in riferimento alla situazione del mercato, è cambiato il vostro modo di comunicare?
“Resta sempre in linea con il posizionamento CartaSi, così da rispondere alle domande più evolute di cambiamento. A fianco di chi non crede nelle illusioni, ma vuole dare sbocco concreto alle proprie idee e alle proprie passioni, con energia. Il nostro è un linguaggio che si concentra sul concetto di ‘Move On’, ossia di un mondo che ha, nei suoi tratti distintivi, l'innovazione, la sicurezza, la familiarità. Siamo un leader riconosciuto nel mercato e, come tale, esprimiamo vicinanza ai nostri clienti, comunicando fatti concreti”.

Era Paypal, sarà Sipay? Insomma, quanto credete che il sistema di pagamento mobile potrà rappresentare la tendenza futura?
“Da sempre investiamo in innovazione con ottimi risultati. Dal lancio dei portali e-commerce nel 2003, che oggi contano 2,6 milioni di iscritti, a quello degli Sms alert nel 2004 (utilizzati da 2,2 milioni di Titolari), fino al lancio dei servizi Sms di acquisto lanciati nel 2005 (scelti da oltre 100 mila titolari) e allo sviluppo del contactless (2008), grazie al quale è possibile effettuare acquisti senza strisciare la carta nel Pos. Sipay è l'ultimo servizio ad alto contenuto innovativo che viene lanciato sul mercato, ed è stato sviluppato per completare l'offerta di CartaSi nei pagamenti di nuova generazione. Contiamo di raggiungere almeno 50.000 adesioni al servizio nel corso del 2010, forti dei nostri numeri nell'e-commerce. In Italia, infatti, 4 acquisti su 10 vengono effettuati con carte CartaSi. Nel solo 2008 2.672.000 carte CartaSi hanno effettuato acquisti online, portando a una crescita di speso online del 6,65% negli ultimi 12 mesi”.

L’Italia, si sa, non brilla per l’utilizzo delle carte di credito. Paura di spendere di più, ma anche timori per la sicurezza dei pagamenti. Con la crisi a remare contro. Possiamo, dunque, dire che più che aumentare la base degli utilizzatori il business si sta concentrando sull’offrire servizi aggiuntivi ai già clienti, tentando di rosicchiare quote alla concorrenza con l’innovazione?
“I servizi innovativi che CartaSi sta sviluppando servono a completare l'offerta dell'azienda nel comparto dei pagamenti, rispondendo alle richieste del mercato. Nello specifico, Sipay ha un duplice obiettivo, da una parte raccogliere le esigenze di servizi innovativi espresse dai propri titolari, dall'altro offrire i propri servizi a coloro che ancora non sono titolari di una CartaSi. Da ricordare, infatti, che Sipay non è destinato solo ai già titolari di CartaSi, ma a tutti coloro che hanno una carta di credito Visa o MasterCard, e a coloro che sono intestatari di un conto corrente. Tramite Sipay, dunque, puntiamo a creare un nuovo segmento di business, ma anche ad aprire la nostra offerta a coloro che ancora non sono nostri clienti”.









 

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