Agency.com: urgono istruzioni per l’uso. Non vergognamoci a dire tecnologia
13/11/2009
E’ da lì, infatti, che parte tutto. E da cui sempre più tutto dipenderà. Con il comparto del digitale ad abbracciare molto, senza ancora disporre di una coscienza di categoria. A partire dall’analisi dei soggetti, diversi seppur complementari, che ne sono protagonisti, sino all’assenza di ‘istruzioni per l’uso’, creando non pochi problemi a chi deve poi operare, specialmente in tema di pianificazioni. Sottolineando anche quanto il termine campagna nella definizione del rapporto tra marche e web abbia perso senso. Almeno se non parte di un sistema, sintetizzato nel concetto di presenza continuativa. Che non significa solo avere il proprio sito, per quanto ben fatto, vivo, aggiornato, allargando all’ascolto, alla partecipazione attiva al dialogo in rete. Che sempre più ha come oggetto i brand, determinandone le sorti.
E facendo sì che gli stessi traggano informazioni basilari, come dimostra la possibilità di riorganizzare di conseguenza le funzioni aziendali, ad esempio il customer care. Insomma, nel digitale tutto è in continua trasformazione e corre forte. Al punto che il futuro non vuole parlare solo di servizi legati all’advertising, quanto piuttosto di marketing. Creatività, planning strategico, design, creazione di contenuti, gestione del rapporto con i social network, comunicazione interna.
Perché è cresciuta la consapevolezza delle aziende rispetto al media e, dunque, la vera sfida del 2010 sarà non deluderle, perché “tanto potere, tanta responsabilità”. Soprattutto nel digitale, che si misura. Rendendo tangibili le promesse, che vanno mantenute. Anche grazie al plus della flessibilità, potendo tarare il tiro strada facendo.
Al microfono di youmark Franco, ceo, e Diego Ricchiuti, managing director, agency.com. La realtà digitale dai due fratelli fondata 15 anni fa e da due entrata a far parte del Gruppo TBWA\Italia. Con l’orgoglio di continuare a poterla definire fabbrica di prodotto, nel senso di capace di offrire un servizio a tutto tondo. Tanto che 2/3 dei clienti sono al 100% suoi. E che la competizione la gioca anche oltre Alpi, come dimostra la vittoria della gara indetta da una delle principali banche arabe (Ncb National Commercial Bank), di cui proprio in questi giorni è andato online il sito.
guarda tutti i Nice to meet You