Virgin Poker fase 2, obiettivo 5% di quota. E nel 2010 la banca
03/11/2009
Che, promette Richard Branson, patron Virgin, “nascendo da chi ha ingaggiato i Sex Pistols, non potrà che essere differente”. Con test in Uk (la Virgin, con Tesco, mira all'acquisizione degli asset di Northern Rock in vendita da parte del Tesoro britannico per una maggiore competitività del comparto), per poi allargare al mondo. Italia compresa. Tra lui e il nostro paese, infatti, il feeling c’è, eccome. Da noi prosperano i suoi centri fitness (tra l’altro giovedì prossimo verrà inaugurato il nuovo Club Virgin Active di Milano Maciachini) e siamo il secondo paese ad ospitare il neonato business del poker online (lanciato a metà settembre grazie a un accordo di partnership con il concessionario di giochi Cogetech). Come raccontato da Simon Burridge, ceo di Virgin Games, la ragione sta nella regolamentazione, plaudendo alla normativa nostrana (il prossimo paese in lizza è la Francia, non appena ci saranno le condizioni legislative).
Obiettivo per il 2010, il 5% di quota di un mercato che supera i 200 milioni di euro, precisando di mettere a profitto il 3% della posta in gioco, cui va decurtato un ulteriore 3% da riservare al fisco. Credendo che le potenzialità siano molte, come dimostrano i 300.000 visitatori di virginpoker.it, e gli oltre 8.000 utenti registrati, in meno di due mesi dal lancio, avvenuto lo scorso settembre. Tanto che da allora a Natale si sarà investito 1 milione di euro in comunicazione, di cui il 60% nell’online, grande l’attività sui social media, ma avendo anche previsto la tv.
Inaugurando la così detta ‘fase due’ ieri presentata dallo stesso Branson, con perno in un intenso programma di loyalty. Dal regalo di 5 euro di gioco per tutti i maggiorenni italiani nuovi iscritti (la promozione scadrà il 12 novembre) alla possibilità di accumulare punti all’aumentare delle giocate, mettendo in palio premi dell'universo Virgin. Viaggi nel mondo, biglietti ai concerti, iscrizioni annuali ai fitness club. Sino al viaggio spaziale con Virgin Galactic (la navicella sarà scoperta il prossimo 7 dicembre, ma necessiterà di altri test prima di poter ospitare persone a bordo), che non esaurisce le sfide dell’eccentrico Branson, già al lavoro per un sommergibile che arrivi a 35.000 piedi di profondità marina. Praticamente un guinness.
Intanto, ieri sera, al Visionnaire di Milano, si è svolto il Virgin Games Charity Gala, 100 euro la fish di partecipazione, per giocare assieme a personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport (tra cui Clarence Seedorf, partner nell’iniziativa Virgin Games Relief Fund con la Fondazione Champions for Children). Il ricavato andrà al fondo Virgin Abruzzo Relief Found, a sostegno di un progetto per la popolazione abruzzese.
E a youmark, che si è interrogato sul senso di opere di bene sostenute da un business che in quanto a etica può sollevare dubbi, Branson risponde con la parola entertainment. Lo dimostrano recenti ricerche, il poker fa bene alla mente. Ci si diverte, ci si sfida, si interagisce e al massimo si perdono 10 euro. Ecco perché Virgin non vuole sentire parlare di azzardo.
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