Layla Pavone/Isobar: acceleratore schiacciato sul digitale
05/05/2009
E’ questa l’ottica strategica Isobar. Dei 50 specialisti che operano in Italia e dei 3.500 nel mondo. Di una realtà che nella nuova organizzazione Aegis occupa il trasversale ruolo di rendere ‘fatto’ la digitalizzazione dell’off line. Approfittando della crisi per investire, così da uscirne come prima organizzazione integrata, sul serio. Al microfono di youmark Layla Pavone, managing director Isobar.
In un certo senso il digitale si mangerà internet. Spostando l’accento sui ruoli. Per salvare tutto il buono del media, regalando al classico la tecnologia che consente di misurare. Non solo i numeri, ma anche la qualità. La storia, l’essere e il divenire delle persone. Con il web a pretendere sempre più dialogo, obbligando le aziende alla responsabilizzazione insita in un rapporto alla pari, bidirezionale, vero, trasparente.
Senza per questo negare l’efficacia dell’internet media. Con le stesse pianificazioni a essere altra cosa rispetto a ieri. I banner sono diventati ‘ricchi’, creativi. Si tratta di interazione, intrattenimento, pubblicità che diverte e coinvolge. Imparando, dunque, a differenziare. Luoghi e momenti. Così, anche il tema dei social media trova risposta nella valorizzazione della loro essenza più vera. Perché ognuno fa storia a sé, importando più che la quantità dei relativi adepti, il loro vissuto qualitativo. Sapendo identificare chi e dove sono gli ‘influenti’, ma con tutta la delicatezza che si userebbe nell’insinuarsi in un dialogo tra amici.
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