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Holmes: rp italiane, la verità vi fa male?

06/04/2009

La crisi come opportunità. Con il digitale a segnare anche qui il cambio di paradigma. Puntando soprattutto sulla flessibile tempestività dei new media, che alle risorse non richiedono pianificazioni di lungo, potendo agire qui e ora, quando ce n’è bisogno. Ma, purtroppo, non tutti i settori sembrano essersene ancora accorti. E l’Italia non brilla certo per innovazione. Specie quando ad essere analizzate sono le sigle locali. Con l’insoddisfazione dei dipendenti ad aprire più di un interrogativo.

L’occasione per parlare di rp è stato l’incontro stampa organizzato venerdì scorso a Milano in occasione dell’imminente conferimento del premio ‘The Holmes Report - Italian Consultancy of the Year’ 2008 a MS&L Italia, il prossimo 21 maggio, nel corso dei Sabre Awards (Superior Achievement in Branding and Reputation in Emea) a Stoccolma. 

Youmark lo ha fatto intervistando Paul Holmes, ideatore del premio. Ecco le sue opinioni in merito allo stato del settore, al confronto internazionale, alla qualità italiana, all’insoddisfazione dei dipendenti nostrani e al debutto del comparto al prossimo Festival di Cannes.

Ricordando che, in merito alla vittoria MS&L Italia, così ha recitato la sua motivazione: "In un mercato come quello italiano, dove spesso si confrontano le grandi agenzie internazionali di relazioni pubbliche, MS&L Italia è riuscita a mantenere saldamente una posizione di leadership. Questo risultato è frutto della qualità del suo management, del rispetto delle peculiarità del mercato, dell’impegno profuso nel far crescere i propri talenti e del valore del lavoro creativo”.

 

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