Lg Electronics punta sulla F1. Mentre Scarlet svanisce
26/03/2009
Vi ricordate di lei? In realtà una meteora. A dimostrazione che le belle donne oggi convincono meno dei motori. Almeno quando in gioco è un conseguente acquisto. Tanto che Lg Electronics a livello worldwide cambia rotta e punta tutto sulla Formula 1. Che diventa piattaforma di comunicazione globale, declinata in adv, rp, attvità sul punto vendita, eventi. Spendendo nella sola Italia 3,5 milioni di euro. Con obiettivo di leadership nei prossimi tre anni. In occasione della presentazione della partnership al nostro mercato, ieri, a Milano, youmark ha incontrato Andrea Sabatino, corporate marketing manager, ed Enrico Ligabue, business unit brown goods director.
Un mercato sicuramente in fermento. Favorito anche dal progressivo switch off analogico. Forse anche dalla stessa crisi, che porta le persone a trascorrere più tempo in casa. Fatto sta che la televisione, sia come media che come prodotto, sembra vivere una sorta di seconda giovinezza. Seppur sotto il profilo industriale talune storiche realtà vessino in condizioni di crisi, altre, al contrario, prosperano.
Così si dice Lg. Esprimendo nel giusto rapporto tra qualità e prezzo il suo segreto. Tanto che già oggi si qualifica seconda per quote di mercato (19%), dopo la leadership Samsung. Che la neonata partnership con la Formula 1 ha l’obiettivo di minare, puntando a raggiungere il predominio entro i prossimi tre anni. Rappresentando molto più di una semplice sponsorizzazione, in quanto piattaforma di comunicazione globale, su cui costruire. Dall’advertising (da giugno a novembre su Rai e Sky sport andranno in onda i due soggetti dello spot internazionale a firma Y&R) alle rp (per l’Italia l’agenzia Business Press), dagli eventi alle azioni sul punto vendita. Che fatto 100 il budget, oggi ne valgono oltre il 60%, in quanto strategiche al successo. E siccome i giochi si fanno lì, Lg inaugura quest’anno la prima edizione della sua Carting Cup, invitando le diverse insegne a sfidarsi. Con una pagina su Facebook perché i partecipanti possano condividere le proprie abilità alla guida.
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