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ContoConto.it di Carige attacca la ‘zucca’ e ‘CheBanca!’ solo dall’online

23/02/2009

Anche la banca che più di ogni altra ammette di credere nella fisicità dello sportello, al punto da non disdegnare future possibili acquisizioni, pensando a quelli del Monte dei Paschi di Siena se l’offerta fosse meno esosa di sei mesi fa, non rinuncia a conquistare il popolo della convenienza. Recente, infatti, il lancio di ContoConto.it . Online, facile da aprire e gestire, a zero spese, con tasso lordo al 4,50% e capitalizzazione degli interessi ogni sei mesi, senza nessun limite di deposito, né minimo né massimo. Obiettivo conquistare nuova clientela, che in numeri diventa dai 16 ai 18.000 conti per fine 2009. Anche se, ad oggi, i sì già proiettano sui 25-30.000. Giocando tutta la comunicazione solo sulla rete. Youmark ne parla con Massimo Gigli, responsabile comunicazione commerciale Banca Carige, in occasione della presentazione ufficiale del conto alla stampa, venerdì a Milano. 

Un nuovo soggetto alletta il popolo di chi teme per i rendimenti dei suoi investimenti. In attesa, infatti, che borsa e fondi tornino a fare pace con il piccolo risparmio, i depositi a tassi agevolati sembrano piacere ai più. E pure una Banca come Carige non si è fatta scappare l’occasione di accontentare questo mercato, proponendo il suo ContoConto.it. Che, oltre al vantaggio delle condizioni, si pregia della solidità di questa stessa banca, una delle maggiormente patrimonializzate a livello europeo, con un Tier 1 dell'8,17% , e della sua liquidità, con i risparmi dei suoi clienti a rappresentare oltre l’80% delle sue fonti di finanziamento. 

Ma in ogni caso, non si punta a distogliere i già clienti dagli impieghi precedentemente sottoscritti. Quanto attrarne di nuovi. E per far questo, si sa, la comunicazione è tutto. Specie quando tra i competitor ci sono spender del calibro di Conto Arancio o CheBanca!. Tutti a sottolineare soprattutto il vantaggio della proposta. In rete e fuori. Con ContoConto.it a chiamarsi fuori dai giochi dell’off line, puntando tutto sulla rete. Perché modulabile, misurabile, quantificabile. Ma non vengono date cifre dell’investimento sottoscritto. 

Si sa, invece, che la creatività è a firma MRM Worldwide, direzione creativa esecutiva di Alex Brunori, art Giuliano Bellini e copy Paola Orlandini, su pianificazione Starcom. A firma FutureBrand, invece, è l’identità del prodotto, dal naming al logo. Mentre Sempla ha progettato e realizzato il sito.

 

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