Paolo Torchetti/Brand Portal: strategicamente rp, guardando all’estero
11/07/2008
E' stato uno dei soci fondatori di Brand Portal, di cui è presidente. Un anno fa è ‘migrato’ a Roma, dove ha fatto nascere anche Brand Portal Spqr. Credendo che se un progetto, un gruppo di manager e un nucleo di mercato interessante dimostrano anche equilibrio economico non ci sono limiti alla ‘colonizzazione’. Che oggi guarda all’estero. Sempre con l’integrazione quale filosofia, puntando molto sulle rp.
Perché sono le aziende clienti a richiederlo, quale esigenza strategica, anche in prospettiva internazionale. E le agenzie integrate ancora non sanno pienamente soddisfarle.
Per questo l’obiettivo del prossimo futuro sono le rp, creando stretta connessione tra loro e l’area tradizionale, quella del ‘noi di Cannes’, per intenderci. In una funzione che dall’integrazione con l’intero sistema di comunicazione trova la via per accompagnare lo sviluppo strategico dei brand nei diversi campi. Dal rapporto con i media a quello con istituzioni e mercati.
La visione olistica, infatti, è una strada senza ritorno. E il web e gli eventi ne rappresentano oggi la faccia più travolgente. Non a caso, il primo ha inaugurato la capacità di diversificazione Brand Portal, unendosi all’advertising di Wlf e valendo oggi il 25% del fatturato. Con la sede romana arricchitasi dell’acquisizione di Thinkingabout, confluita in Tyrex.
I secondi, intesi quali momenti di rappresentazione dell’azienda e dei suoi prodotti, occasioni per definirne lo stile. E Roma ne è naturalmente palcoscenico privilegiato. Anche quando in gioco ci sono i rapporti con le istituzioni, instaurando un dialogo fondato su chiarezza e trasparenza, che passa attraverso la partecipazione ad attività culturali.
Come dimostra Bas - Brand Academy Studios, master romano in comunicazione al via il prossimo autunno, organizzato in collaborazione con Accademia di Comunicazione.
Tutto milanese, invece, l’evento di recente organizzato a Milano per salutare l’estate ma soprattutto per inaugurare il cantiere che vedrà la sede di via Bovio crescere di ulteriori 900 mq. E Roma non sta a guardare, visto che per lei è alle porte la decisione di dove traslocare tra le due alternative rimaste preferite.
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