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Il rapporto 'Comunicare Domani 2008'


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Binaghi: specializzazioni specializzate, ma manca la regia


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Roberto Binaghi espone i dati di 'Comunicare Domani 2008'
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Sos qualità, la corsa al prezzo la ammazza

27/06/2008

Un mercato che nonostante tutto cresce. Per AssoComunicazione del 4,4%, che se rapportato alle stime Upa, 3,4%, e Nielsen, 3,9%, diventa 2,5%, per effetto del ridimensionamento della stampa. Ma che non altrettanto piace qualitativamente. Sparisce la consulenza, emerge la fornitura. Con il prezzo a fare da padrone. Il che non è mai bene. Per le marche, s’intende, come ha dichiarato Marco Testa, presidente AssoComunicazione, ieri a Milano, nel discorso che ha preceduto la presentazione del rapporto 'Comunicare Domani 2008', realizzato dal Centro Studi AssAPServizi.

Un credo supportato anche da Roberto Binaghi, presidente Centro Studi AssAPServizi, che a youmark conferma la carenza di ‘buoni’ clienti, visto che i più stentano a delegare la responsabilità a un consulente, parcellizzando la comunicazione per singolo comparto, tenendo per sé la regia.

Venendo invece ai dati, la televisione, è ancora il mezzo principe, a quota 5.362 miolioni di euro, attira il 48% degli investimenti, seppur con una crescita, +1,7%, inferiore a quella del mercato. Sia Sipra che Publitalia (forte di una buona ripresa degli ascolti) dovrebbero chiudere il 2008 in positivo, rispettivamente +1,0% e +1,5%. Rallenta la crescita de La7, comunque a + 4,0%. Buona la raccolta delle reti Sky. Grandi le attese per i canali presenti sul digitale terrestre (Dtt), partendo però da basi ridotte.

Per la pubblicità online la crescita attesa per fine 2008 è del 33,5%, nel 2007 fu 40%, raggiungendo ora quota 917 milioni. A sostenere il comparto è soprattutto l’aumento del numero di aziende investitrici, di cui la maggior parte sono però ‘piluccatori’. 

La radio si conferma  in ottima salute, con performance trainate dai network commerciali (+ 7%) e con segni di risveglio anche delle radio pubbliche (+ 1,5%). Il tutto raggiungendo 695 milioni di investimento.

A rilento, invece, la stampa (+ 0,7%), specie quella quotidiana (+ 0,5%). Sia per ragioni tecniche, il ‘gradino’ indotto dal full color si è sostanzialmente consolidato, che congiunturali, alcuni settori storici, l’automotive in primis, stanno diminuendo i loro investimenti, che ‘strutturali’, le diffusioni reali sono in calo e le ricerche sul mezzo non altrettanto coraggiose. Va meglio la stampa periodica, sostenuta dai settori abbigliamento, cura della persona e della casa. Positiva anche la free press, +5% la nazionale e + 10% la locale.

Sempre in flessione il cinema, - 5%, che attende lo sviluppo delle tecnologie digitali (entro 2009-2010) per assurgere a nuova vita. 

La pubblicità esterna, con  +2,5%, continua a mostrare risorse di innovazione, grazie alla riqualificazione degli impianti, all’utilizzo delle tecnologie digitali e alla scelta di luoghi strategici come stazioni e aeroporti.

Nel marketing di relazione, boom di sponsorizzazioni ed eventi, che crescono a tassi quadrupli rispetto al mercato, mettendo a segno un + 18,2%, pur restando ancora basso il numero di investitori (meno del 10% degli utenti ha investito in eventi negli ultimi 12 mesi). In crescita anche le ‘promozioni’, forti della vitalità dell’in-store e del merchandising, nella crescente centralità del punto vendita. Relazioni pubbliche a +4%. Infine, Il ‘direct marketing’, che si difende grazie a nuovi strumenti, come direct mail, direct response, area database e media digitali. 

In merito ai settori, protagonisti sono i servizi, i prodotti tecnologicamente innovativi e tutta l’area dei beni 'immateriali'. In crescita anche il ‘toiletries’ (+ 2,5%). Flettono, invece,  largo consumo (-0,8%) e automotive (- 1%). 

Positivo  l'abbigliamento, dopo la performance del 2007, si conferma tra i principali mercati pure dell’anno in corso, con una crescita a doppia cifra,+ 10%., anche grazie ai budget di piccole/medie imprese. Bene  le Tlc,+ 6%, con l'attesa di campagne  legate ai nuovi servizi. In ulteriore progressione il settore Industria/Edilizia/Attività, + 30%, soprattutto per il comparto ‘energia’ dove proseguono le campagne per la liberalizzazione del mercato di quella elettrica e del gas. Interessante il contributo del settore Enti/Istituzioni, +9%, grazie agli investimenti concentrati nel primo quadrimestre dell’anno in occasione delle recenti elezioni politiche.


 

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