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Quelli che a Cannes…per ‘giurare’/ In short list per bisogno

16/06/2008

Anche a costo di chiedere aiuto. Perché una short list o un bronzo in più possono fare la differenza. E'  in tal senso che Fabrizio Russo, direttore creativo esecutivo TBWA\Italia, tiferà per noi durante il suo lavoro di giurato ai film. Cercando di far capire quanto questo possa servire. Perché nel nostro paese si faccia meglio tutti. 

E nonostante le non eccelse speranze per i film italiani in gara, lo dice con l’orgoglio di chi all’italianità ci ha creduto da sempre, riuscendo pure ad esportarla. Così affronta questa sua seconda volta a Cannes. Passando dalla stampa agli spot, spaventato dall’impegno che tale lavoro richiede, con sei giorni a disposizione per vederne migliaia.
 
Ma anche eccitato. Con la voglia di non sapere, per essere sorpreso. Soprattutto da un’idea. Perché al Festival non hanno mai vinto né la tecnologia né l’effetto. Semplicemente il modo del racconto, la prospettiva. Anche in una categoria come quella dei film. Dove maggiori sono state ricerca e avanzamento e dove maggiore è la preparazione per giudicare. E dove il budget è molto, ma non è tutto.

 

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