Expo 2015: le imprese ci stanno, se la ‘ricchezza’ si crea per sempre
21/05/2008
In vista dell’Expo 2015 le imprese milanesi sono pronte a investire 4,1 miliardi di euro, occupando 98.000 nuove persone. Lo rileva un sondaggio svolto a maggio dalla Camera di Commercio su 200 aziende, attraverso Iri Infoscan. Più gettonati gli impegni nella realizzazione di opere e infrastrutture, che vedono il 65,9 degli intervistati offrirsi come fornitori. Sempre a patto che gli interventi siano destinati a durare, per creare ricchezza diffusa. Con la necessità di fare squadra, coinvolgendo anche le istituzioni. Intanto, proprio ieri nel capoluogo lombardo, la Camera di Commercio ha dedicato al tema un incontro, per sottolineare il ruolo dell’Expo nello sviluppo economico e sociale. A tal proposito youmark vi propone uno stralcio dell’intervento del sindaco di Milano Letizia Moratti.
Ma torniamo alla ricerca. Nessun dubbio sul fatto che le aziende siano informate sull’Expo. Il 74% segue il tema, il 29% è coinvolta dal momento dell’assegnazione, più attente quelle in città, 77%, contro il 71% della provincia.
In attesa dell’arrivo del 2015, tra le richieste più sentite c’è il potenziamento dei collegamenti tra Milano e i punti di interesse, quali Malpensa e il quartiere fieristico Rho-Pero. Ma anche interventi contro la piccola criminalità locale, metropolitane, tram, bus, treni, più vigili di quartiere, incremento dei parcheggi, ristrutturazione degli edifici, aumento delle zone verdi, servizi di trasporto gratuiti o scontati, potenziamento delle videocamere nei quartieri, creazione di aree pedonali, trasformazione delle piazze in luoghi da vivere, con aiuole e panchine.
Tanto che Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, ha pensato di sintetizzare il tutto in tre C. Certezza, dunque procedure trasparenti, puntualità nella tempistica e garanzia nelle decisioni. Contenuti, ossia progetti lungimiranti e duraturi. E condivisione, vale a dire partnership tra pubblico e privato.
Perché in gioco c’è tanto. Come dimostrano i numeri attesi da questo grande evento. 20 miliardi di euro, tra investimenti diretti e indiretti. 70.000 posti di lavoro, che in realtà già oggi sembrano essere aumentati a 100.000. 7.000 eventi in sei mesi. 52 milioni di euro per progetti di sostenibilità ambientale. 97 milioni di euro di investimenti messi a diposizione dei paesi in via di sviluppo. 181 paesi espositori. Con 29 milioni di visitatori attesi, 73% italiani e 27% stranieri.
Terminata la fase di assegnazione, ora il progetto Expo passa nelle mani del Comitato Pianificatore. Composto da Comune di Milano, Provincia, Regione lombardia, Governo, Fondazione Fiera Milano e Camera di Commercio. Con l’obiettivo di effettuare scelte strategiche e vincolanti entro il 30 giugno 2008. Perché il primo luglio partirà la fase dell’organizzazione.
Tornado al Comitato, il suo lavoro è organizzato in sette aree tematiche: misure giuridiche e amministrative, organizzazione ed aspetti gestionali, governance dei processi infrastrutturali, programmi di osservazione e relazioni con il Bie, relazioni con il territorio, relazioni con il mondo produttivo e imprenditoriale, progetti internazionali. Il tutto muovendosi all’interno delle linee progettuali definite dal Dossier Expo, realizzato in fase di candidatura e sottoposto al Bie.
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