Baccuini/It’s Cool: dialogo con la Moratti per l’Expo
21/04/2008
E questa è la prima notizia che ci piace dare in apertura. Grazie all’esistenza della Consulta degli Eventi, infatti, il comparto sta organizzando un tavolo di dialogo con il Comune di Milano, proponendosi come partner per gli eventi dei prossimi sette anni. Al lavoro la stesura del primo ordine del giorno. Ma il tema di oggi è la creatività. Scoprendo vincente l’inedito del mix. Dalle luci all’audio, dai movimenti scenici ai video. Tenendo conto del web, per trasformare l’evento in 2.0.
Esiste un concerto, che si tiene fuori Londra, dove un anno prima la gente che acquista il biglietto ha diritto via web a decidere chi dovrà cantare. Ovviamente vedendo esibirsi poi gli artisti che hanno vinto, in ordine a una graduatoria dagli stessi utenti definita. Questo è un evento 2.0.
It’s Cool sta lavorando a una convention così. Ma Andrea Baccuini, direttore creativo, non fa nomi. Spiega solo che gli stessi contenuti saranno prodotti e condivisi con l’utente, in un rapporto che inizia anche sei mesi prima.
Evidente come la rete si trovi ormai coinvolta anche nella definizione creativa dell’evento, meglio, nella determinazione dei suoi elementi di base, dalla location alla data, dalla città alla spettacolarizzazione. Senza dimenticare l’eco garantito, permettendo all’evento di vivere prima e dopo la realizzazione, estendendone gli effetti.
Poi, una volta giunto il momento, è la diretta realizzata a garantire l’impatto. E qui torna prepotente il tema creativo, perché la capacità di stupire e affascinare è sinonimo di partecipazione. Ovviamente risentendo il ‘pensiero’ dei limiti del budget. Che si fa punto di riferimento, non a caso uno dei cavalli di battaglia della Consulta, apparendo tra gli elementi che definiscono la regolamentazione voluta per le gare.
Ma come si riesce oggi a stupire, in un mondo abituato a tutto? Difficile alzare progressivamente il tiro su singoli comparti. La novità, l’innovazione, sta nel mix. Importando nell’evento quanto arriva da altre esperienza.
Per Baccuini, ad esempio, maestra è stata la moda, in cui l’utilizzo delle luci è tutto. Trasportato nelle convention, in modo estremo, diventa dirompente. Basti pensare che sino a cinque anni fa semplicemente si illuminava il manager sul palco.
Ad aggiungere forza, la sincronia con l’audio, l’utilizzo delle nuove tecnologie video, le scenografie, gli effetti scenici in movimento, il teatro. Certamente non novità in assoluto. Però, viste in questi contesti, in tali si trasformano.
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