Marzia Pecce/P&G: forte e moderna, Infasil investe sulla nuova donna
17/03/2008
Apparentemente potrebbe sembrare un controsenso. Invece anche in un momento in cui con preoccupazione l’Italia guarda ai propri dati di consumo, l’unico modo per vincere tra gli scaffali è l’innovazione. Con lanci di prodotto che dimostrano l’attenzione della marca al consumatore. Alla sua evoluzione, in nome di una modernità da conquistare. Per sedurre nuovi target, ma anche per fidelizzare gli acquisiti. Con investimenti che seguono il ciclo di vita dei prodotti, così da rivitalizzarne costantemente la curva. Youmark ne parla con Marzia Pecce, direttore marketing Infasil, in occasione dei nuovi lanci di questo brand di casa Procter.
Un nuovo detergente intimo, ‘Purity’ e un nuovo deodorante ‘Deo bioAdapt’. Entrambi all’insegna della modernità. Ampliando l’heritage della marca, con protezione e delicatezza ad arricchirsi della forza, che contemporaneamente racchiude sensibilità ed efficacia.
Con il connubio tra emotività e coerenza medico scientifica. Suffragata come sempre dall’approvazione Aogoi, nel caso dell’intimo, cui si aggiunge quella dell’Associazione Italiana Dermatologia e Cosmesi, Aideco, per il nuovo Purity. Per entrambi forte l’impegno in comunicazione. Con due campagne dedicate a firma Leo Burnett Roma, che partiranno nei prossimi mesi. Sicuramente in televisione. La stampa, infatti, è certa solo per il nuovo dell’intimo.
Che molto punta sul packaging, ideato dalla sede P&G di Ginevra. Volutamente trasparente, per parlare di freschezza, a un pubblico pensato più giovane rispetto alla proposta tradizionale.
Per il deodorante, invece, è prevista un’attività di supporto sul punto vendita. Con la presenza, a partire dall’estate, di esperti Aideco, a spiegare in che modo mantiene la promessa di proteggere di più quando il bisogno aumenta. Che è poi l’innovazione garantita dagli idroregolatori, particelle che si adattano alle esigenze. Per una donna che spesso è fuori casa da mattino a sera. Che fa sport.
Anche perché, come Jim Stengel insegna, per P&G l’innovazione è leva strategica, in sintonia con i bisogni effettivi del consumatore. Che va osservato, studiato, capito. Non a caso, in un’intervista al settimanale 'l’Espresso', dichiarava di preferire le ricerche sperimentali, con i ricercatori che vanno con i consumatori. E che i migliori sono antropologi e sociologi.
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