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Vicky Gitto/DDB: prendete posizione, no alla neutralità creativa

10/03/2008

Che ha azzerato l’Italia in comunicazione. Perché c’è bisogno di investire in idee. A volte anche non largamente condivise, pur di lasciare il segno. Forte. O bianco o nero. Anche quando protagonista è un approccio trasversale che intende esplorare le potenzialità di tutti i media. Vicky Gitto, group executive creative director DDB Italy, racconta a youmark come guida il lavoro della sua agenzia. 

Senza sorprese. Un’evoluzione progressiva. Iniziata con il suo arrivo, due anni e mezzo fa, riorganizzando logistica e logiche dei reparti creativi, nell’ottica dell’integrazione, e che prosegue. Con la nomina di Daniele Peccerillo a chief executive officer, pensando agli aspetti legati al contatto con i clienti e ai conseguenti approcci strategici. Il tutto in grande armonia, con Ezio Bossi a rappresentare la ‘scatola nera’ dell’agenzia, conoscendone ogni aspetto e segreto. 

Soprattutto con la creatività a farsi fulcro. Assolutamente forte. Mai neutrale. Perché significa appiattimento. A vincere, dunque, è l’idea. Anche quando le minori risorse portano al viral. Rompendo l’indifferenza del consumatore, così da generare ritorni smisurati rispetto all’impegno. Grazie al superamento dei filtri che vengono sempre più eretti dal pubblico, varcabili solo se lui decide di farsi coinvolgere. 

Non a caso, anche all’Adci Gitto raccomanda creatività pura, contro logiche politiche. Scelte, per garantirsi credibilità. Energie. 

Per la sua DDB, poi, si augura un 2008 in corsa. Non per inseguire, ma per andare così forte da rendere agli altri difficile il confronto. Grande l’attenzione all’estero, il coinvolgimento internazionale, suo e del suo team di creativi. 

Infine, tra i progetti in corso nomina quelli per Volkswagen. Il lancio della nuova Audi A4 Avant, un lavoro che lascerà il segno e che già il cliente pensa di esportare. Ma anche il coinvolgimento nella gestione internazionale delle referenze legate ai gelati Unilever, che lo vedrà spesso all'estero, accentuando il processo d'osmosi tra logiche nord europee e italiane. Per dare e prendere.



 

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