Brufani/Tripadvisor: 'liberi' da Expedia
29/02/2008
Una community mondiale. 25 milioni di visitatori al mese. 10 milioni di opinioni recensite. Dal gennaio 2007 con un sito tutto italiano, che mensilmente vale il 3% degli accessi globali, con circa 815.000 visite. Un lancio in sordina, credendo nelle dinamiche del passaparola, tipiche dei successi in rete. Puntando sull’attività di ufficio stampa, al punto che, non a caso, portavoce di TripAdvisor Italy è Lorenzo Brufani, titolare Competence, realtà vincitrice della relativa gara.
Sembra un caso da manuale. Sentita l’esigenza, lanciato il prodotto. Che qui è una community, nata nel 2000 dalla difficoltà di Steve Kaufer, presidente e co-fondatore TripAdvisor, di pianificare in rete, vista l’assenza di fonti affidabili, il suo viaggio in Messico.
Oggi raggiunge 25 milioni di visitatori al mese, più di 5 milioni di iscritti e oltre 10 milioni di recensioni e opinioni. Disponendo di oltre 30.000 città, 212.000 hotel, 74.000 attrazioni turistiche, 204.000 ristoranti solo negli Stati Uniti, 1.000.000 fotografie amatoriali di circa 53.000 hotel.
Come si comunica tutto questo?
“Con un’attività di relazioni pubbliche capillare, sotto il coordinamento dell’internazionale. Per radicalizzare la sua presenza in ogni singolo paese (dagli Usa agli Uk, Irlanda, Francia Germania, Spagna e ultima arrivo Italia) TripAdvisor ha scelto di affidarsi a partner locali in grado di garantire copertura. Soprattutto con attività di ufficio stampa. Intensa, come dimostra la media di almeno 2-3 comunicati al mese”.
Chiara la filosofia di questa community, far parlare gli utenti. Di viaggi, liberamente. Dunque tanto del bello che del brutto. Coinvolgendo tutti. Dagli amanti del lusso ai viaggiatori in sacco a pelo, dai giovanissimi ai pensionati. Ma come la mettete con il fatto di ‘appartenere’ a Expedia, non è che mini la vostra neutralità e dunque credibilità?
“Assolutamente no. Perché di fatto è come gli altri nostri partner internazionali, da Orbitz..com a Venere.com. E lo dimostra il livello di soddisfazione degli utenti. Rilevato nel 97% delle persone che nel mondo si riaffiderebbero a TripAdvisor e nel 96% che lo consiglia”.
Qual è il vostro modello di business?
“La pubblicità. Soprattutto quella degli alberghi che pagano per pubblicare la loro inserzione, e gli accordi commerciali con i partner, a partire da Expedia”.
Parlando di viaggi, verrebbe spontaneo pensare che un unico indirizzo possa bastare, eccezione fatta per i problemi di lingua. Invece, anche dove l’inglese è condiviso, avete puntato sulla differenziazione. Perché? E’ così importante che persone dello stesso paese si confrontino tra loro, ossia, il giudizio, il parere, variano a seconda della provenienza?
“Giustamente Italia e Spagna preferiscono scrivere e chattare nella loro lingua. Inoltre l’ampliamento fa parte di una precisa strategia evolutiva. Senza dimenticare che gli stessi alberghi inserzionisti e censiti possono essere diversi, concentrandosi sulle specificità locali”.
In termini di servizi, dove va la vostra innovazione?
“Il nostro sito è fondamentalmente un contenitore per lo scambio di informazioni. Lo sviluppo punta sull’ampliamento delle modalità con cui comunicare con la community. In Usa è già attiva la possibilità di inserire video, così come un po’ ovunque si ricorre alla pubblicazione di foto che mostrino la reale situazione. Altra opportunità, già presente nei siti inglesi, sono i così detti travel network, ossia nicchie per esperti dove conoscersi e scambiarsi informazioni specifiche. Nella stessa logica le liste guidate dall’interesse, così che i luoghi vengono svelati in seno agli itinerari consigliati in base a determinate passioni. Ancora, la possibilità di personalizzare la propria presenza con cartelle nominative, o la guida settimanale targettizzata in base al codice postale, per ricevere informazioni sulle possibili gite fuori porta, piuttosto che il servizio mail che puntualmente avvisa sulle ultime novità dal mondo. Infine, in logica wiki, la possibilità di partecipare all’aggiornamento della guida TripAdvisor, gratuita, con oltre 28.000 destinazioni”.
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