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Longa/Triumph: non solo Seredova se testimonial è il retail

22/02/2008

Ieri ha aperto in via Torino il primo negozio Triumph a Milano. Sviluppo di un approccio iniziato tre anni fa, che punta a raggiungere i cento punti vendita diretti in cinque anni, in tutta Italia. Un chiaro segnale dell’importanza del punto vendita per questo brand. Al punto che, nonostante l’ingente impegno economico e finanziario, si è optato per l’acquisto, rifuggendo la possibile perdita di controllo conseguente a una gestione mediata. Come spiega a youmark Silvana Longa, product development manager Triumph International.

L’obiettivo è trasferire la nuova immagine Triumph alla consumatrice finale. Puntando dritto sulla gestione dei propri negozi, perchè è lì che si verifica il contatto con il pubblico, terreno di prova delle promesse lanciate al mercato. Shopping experience, completezza dell’assortimento, ampiezza della gamma, con disponibilità di tutti i brand, di tutti i modelli e colori.

Un format che si ripete pressoché uguale in tutto il mondo, fatte salve le inevitabili personalizzazioni legate alle peculiarità dei singoli paesi. Così l’Italia, che in comunicazione fa eccezione, utilizza le testimonial per dare corpo al proprio posizionamento, avvalendosi della bellezza di Alena Seredova, per Triumph, e Juliana Moreira, per Sloggi.

Entrambe a significare simboli femminili con cui identificarsi. Amplificate nella campagna stampa e affissione, a firma Gariboldi & Associati, su pianificazione Omd.

E la scelta del media risponde a una duplice esigenza. Da un lato copertura e possibilità di far ruotare tutti i soggetti, dunque la corposa collezione, dall’altro, in affissione, per l’impatto di cui è capace, specie nelle grandi città. Sottolineando che al solo advertising all’anno vanno sei milioni di euro.

Cui si aggiunge il resto. Tra cui anche il nuovo logo. Fase finale di un percorso di rinnovamento, che ha voluto identificare la realtà Triumph con maggiore modernità, riposizionandola in ambito fashion. Corona e rosso, comunque, ci sono sempre.

 

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