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Picarelli/ Adecco: dal cv all’on the job, per conquistare il lavoro

21/02/2008

Flessibilità. Che non è precarietà. Ma accessibilità. Perché oggi per lavorare il cv non basta. Occorre mostrare quello che si sa fare on the job. Con l’interinale a tradursi nel 30% dei casi in indeterminato. E le richieste a farsi sempre più qualificate. Mentre la tendenza all’outsourcing avanza, specie per marketing e sales. Alla vigilia del lancio della nuova campagna ‘l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro’ , Sergio Picarelli, country manager Italy & Switzerland Adecco, ne parla con youmark.

Sono passati dieci anni dalla nascita. Che per Adecco ha coinciso con la legalizzazione nel nostro paese del lavoro interinale, storicamente segnato dalla macchia del capolarato, che per lungo tempo ne aveva accompagnato le sorti. 

E molto da allora è cambiato. Con la parola flessibilità a farsi esigenza, non solo per le aziende, ma anche per i lavoratori, garantendo l’accesso anche a quelle categorie per le quali è addirittura un ‘must’. Ad esempio le donne, che devono poter gestire la propria giornata e la propria professione liberamente. 

E la richiesta punta sulla qualifica, sempre più specializzata e professionalizzata, anche quando in gioco è un rapporto a tempo. Complice la delocalizzazione produttiva, che ha sottolineato entro confine la necessità di maggiore preparazione. Ma anche l’andamento demografico, con la popolazione che invecchia, facendo della specializzazione una conseguenza quasi ovvia. 

Al punto che per molte aree, tra cui spiccano marketing, finace & legal e Information Technology, il reclutamento via web sta diventando prassi, nonostante la presenza di oltre 500 filiali Adecco sul territorio. 

E se curriculum e colloqui continuano a essere discriminanti all’accesso, il fulcro delle decisioni si sposta on the job, nella dimostrazione concreta delle capacità. Che convince il 30% dei rapporti iniziati come temporanei a trasformarsi in senza scadenza. Con i vantaggi dell’outsourcing ad allettare le organizzazioni, specie quando in gioco ci sono  marketing e vendite. 

Non a caso è importante comunicare. Perchè la conoscenza è potere. Come dimostra la scelta di  stampa e web nella pianificazione della campagna in uscita dal 25 febbraio. Quando in gioco c'è il lavoro, infatti, più che stupire serve informare.  




 

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