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Conciata da sbatter via. La musica

19/02/2008

Il paradosso di internet. Se da un lato ha moltiplicato le strade per fare e per proporre la musica, dall’altro ne ha massacrato il mercato. E la colpa non è sua, ma dei discografici, che avrebbero dovuto pensarci per tempo. Le accuse si estendono anche ai politici, perché il non fare ha portato l’Italia a deprimere la cultura sul tema. Sono le riflessioni che Fabio Concato condivide con youmark. Mentre per il tardo autunno annuncia l’uscita del suo nuovo lavoro. 

Quest’anno non andrà a Sanremo. Il Festival lo guarderà in poltrona. E sui perché non si apre la discussione. Semplice constatazione. Unitamente alla promessa dell’uscita del suo nuovo lavoro per il tardo autunno. Come da tempo chiedono i suoi fan. 

Anche perché il rammarico è tutto per la musica. A ko. Per effetto di una rivoluzione planetaria, ma anche per l’inerzia del nostro paese, politici compresi, a prendere posizione schierandosi a favore della cultura. Come succede ad esempio in Germania, destinando ad essa il 25% di quanto si insegna agli studenti. Con i concerti della Berliner Philharmoniker ad attirare i diciottenni, siano essi di classica o lirica. 

Da noi no. Così fare il musicista è sempre più difficile. Non cambiano le strade consigliate ai giovani per provarci. Ma aumenta la richiesta di tenacia. Perché camparci non è semplice. Con la musica s’intende. 

A dare maggiori certezza i concerti, sempre e se “te li fanno fare”. Con i discografici a non aver saputo intervenire per tempo, fermando il ‘disastro rete’. Meglio, il paradosso, visto che è sempre al web che va il merito di aver amplificato le occasioni per fare e proporre musica, pur se ammazzandone il business.

 

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