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Ficarra/ venere.com: non siamo come TripAdvisor

14/02/2008

Il prezzo non è tutto. C'è risparmio e risparmio. Meglio puntare su siti di prenotazione online che garantiscono la trasparenza delle tariffe, scegliendo quelle applicate dall’albergo. Senza sorprese. Dunque, no costi aggiuntivi, no a trattamenti differenziati per cliente, pagamento al check out, policy di cancellazione sino al giorno prima. A spiegarlo a youmark è Marco Ficarra, ceo venere.com. 

Un mercato in crescita esponenziale. Del 20, 30, 40% all’anno. Le prenotazioni online in Europa valgono circa 8 miliardi di euro, con il numero di persone che preferiscono organizzarsi da sole online ad aumentare. Perché è sempre più semplice, c’è sempre più offerta, è sempre più possibile la confrontabilità delle tariffe. Non a caso, il turismo online vale circa metà dell’e-commerce mondiale. 

Un pubblico difficile da clusterizzare. Se non usando la macrocategoria degli ‘internettiani’, ossia delle persone che utilizzano l’online, dal settantacinquenne al giovanissimo, uomo o donna che sia. 

E più si diffonde l’abitudine, più ci si allontana dalla pura necessità di confrontare prezzi a distanza, entrando a pieno titolo nei contenuti di una community capace di soddisfare con il consiglio ‘da amico’. 

Perché l’era 2.0 qui si è resa funzionale allo scopo. In venere.com, infatti, dal 2002 è possibile lasciare un commento, ma solo se si ha veramente pernottato in uno dei 20.000 alberghi in portafoglio. Definendo nel dettaglio il proprio profilo, così da trovare proseliti in chi è alla ricerca delle medesime peculiarità. E si fida perché simile

Qui la differnza con TripAdvisor, che commenta un po’ tutto e, soprattutto, che non consente la prenotazione. 

Tema basilare, invece. Per le peculiarità. Innanzitutto diretta, con gli hotel iscritti a disporre di un software collegato. A tariffa trasparente, quella applicata dall’albergo in questione, con pagamento alla fine del soggiorno e possibilità di disdire sino al giorno prima senza penali

E in tema di similitudine, una recentissima ricerca tratta dal parere di 250mila utenti venere.com italiani, porta a definire le quattro direzioni del confort contemporaneo. Cultura, bellezza, relax o attività fisica. Questi i bisogni che l’offerta deve soddisfare per convincere, comunicando anche il suo modo di esaudirli.

 

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