Sei in: Youmark > Rubriche > Ricerche
rss

Social network, il pericolo del solo esserci

21/01/2008

Il 2008 sarà l’anno dei social network. Nel senso che il marketing non potrà più evitare di prendersene cura. E non come ha fatto finora. Perlopiù limitandosi ad aprire la pagina aziendale su MySpace, ma entrando in sintonia con la nuova cultura. Il perché lo dice un recente studio Experian, per il quale gli user avranno sempre più potere quali ‘avvocati’ dei brand, arrivando ad essere in grado di 'crearli', ma anche di distruggerli.

Lo studio si concentra sugli Uk, ma a livello concettuale potrebbe valere per qualsiasi contesto contemporaneo. I principali amici-nemici a cui i brand si dovranno alleare, piuttosto che difendere, saranno proprio loro: i social network.

L’analisi parte da un dato molto interessante, che nel 2007 ha visto il giorno di Natale essere il più affollato per gli indirizzi della socialità virtuale. In qual periodo, infatti, Facebook è stato il terzo sito più visitato in assoluto, seguito da eBay, giunto quarto per la prima volta dal 2005. Altrettanto notevoli le performance di realtà come Bebo e MySpace.

Un trend in crescita, che non mostra cedimenti nemmeno nelle proiezioni 2008, rendendo indispensabile per il marketing delle aziende considerare i social network quali nuovi canali di comunicazione. Con regole e prerogative tutte particolari. Anche perché, sempre da quanto emerge, ad oggi l’intento è più nelle parole che nei fatti. Con strategie che si accontentano di aprire la pagina aziendale in MySpace, pensando questo significhi 2.0. E non a caso si è assistito alle gaffe del marketing del recente passato, dove approcci marcatamente commerciali, del tipo ‘raccomandalo a un amico’, hanno sortito effetti devastanti.

Ma torniamo al futuro. Quali gli elementi più determinanti? Il primo lo abbiamo già detto. Le aziende avranno a che fare con un nuovo ‘super avvocato’, ossia il popolo dei social network. Con il quale dovranno imparare a interagire, per averlo dalla propria parte, conquistando il suo rispetto.

Anche perché, e veniamo al secondo punto, la sua importanza cresce vertiginosamente. Non solo in relazione ai siti più ‘generalisti’, tra cui i già citati Facebook, MySpace e Bebo, ma anche i targettizzati. Come ad esempio SagaZone, social network dedicato a ultracinquantenni, che ha finito per attrarre i cosidetti ‘influenti’, medici, avvocati e dirigenti. Persone che dalla community si aspettano qualità dei contenuti e dei contatti, non certo quantità. Ma anche Linkedin, il sito per professionisti, che nel 2007 ha triplicato in Uk il numero dei suoi user.

Considerando l’evidenza di un nuovo fenomeno. Quello dell’interazione tra mondi più generalisti e mondi specializzati, che all’interno dei primi stanno costituendo gruppi specifici. Come succede in Facebook divenuto il secondo sito maggiormente frequentato dagli utenti di Linkedin, costituendo una community che nel 2008 promette di farsi veramente rilevante.

Infine, cresce il valore dei social network. Nel senso che il prossimo anno li vedrà impegnati nella sfida con viral e search marketing. Perché, se già oggi contengono una ‘massa’ importante di contenuti, trasformarli in valore effettivo significa rendere tutte quelle informazioni leggibili, dunque facili da ricercare e trovare. 

Insomma, il 2008 mostrerà a questi siti la via per diventare fonti accessibili di informazioni, aprendo le loro piattaforme a soggetti terzi, che sappiano valorizzare le potenzialità di business che la trasformazione promette. Marketing e advertising, dunque, ma solo in ottica ‘permission’.

 

guarda tutte le Ricerche


Giorno Settimana Mese