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Quando il servizio è web 2.0

23/01/2008

Alla ricerca di business in rete. Perché la ‘fama’ è importante, ma occorre guardare anche al portafoglio. Lo ha fatto ‘Design My Room’, sito di recente lanciato dall’americana Swatchbox Technologies, con una expertise nella definizione di tools per il design virtuale della casa. Che ha definito una sorta di product placement in rete, all’interno di progetti articolabili dall’utente, come già con successo testato dal loro precedente ‘Door imagination system’ , in merito alle diverse scelte che nascono quando in causa è anche solo una porta.

‘Design my room’ permette a qualsiasi utente di mettere alla prova i designer del sito con una reale progettazione. Può trattarsi di una camera campione, scelta tra le diverse immagini proposte, così come realmente della propria, grazie al download della foto. E qui parte il meccanismo

Perché questo progetto riassume tutte le variabili che la rete di terzo millennio raffigura come must, riuscendo però anche ad imporre agli user il proprio modello di business , oltre che contare sulla sponsorizzazione di brand che effettivamente entrano nel gioco. Il tutto riepilogato in tre azioni: design, share, shop.

Su richiesta, infatti, i designer dipingono, decorano, arredano, ristrutturano, la camera in questione. Servendosi di quanto gli sponsor mettono a disposizione. Aziende come Amstrong, Benjamin Moore, Kohler, Smith + Noble, Whirpool

Per le quail il sito, oltre che occasione di awareness, diventa anche negozio virtuale, potendo gli utenti acquistare online qualsiasi prodotto appaia nel progetto suggerito dal design. Senza dimenticare l’occasione di comunicare in modo mirato, parlando a chi si è già dichiarato interessato. Con la realizzazione di una sorta di product placement nella vita reale, o almeno ambita, dei potenziali consumatori, entrando virtualmente nelle loro case per convincerli dimostrando.

Ma non solo. Perché le camere ‘ristrutturate’ possono diventare anche occasione di discussione collettiva, potendo ognuno richiedere il parere di parenti, amici, conoscenti, o di chiunque abbia qualche commento interessante da suggerire. E in tal senso il sito si trasforma in social network, per la condivisione di argomentazioni su temi di design e arredo, quali interessi che definiscono la necessità di condivisione alla base dell'esistenza stessa di questa community.

Infine il business. Trattandosi di un servizio, ‘design my room’ ha definito diversi livelli di partecipazione. Così, se quella di base dà diritto a un progetto free, da salvare e poter reimpostare tutte le volte che lo si desidera, là dove l’esigenza diventa più costante, potendosi anche trattare di uso professionale del servizio, dai negozi di arredamento ai publisher online, l’abbonamento plus con 4,95 dollari al mese consente di ottenere, nello stesso periodo di tempo, la realizzazione di cinque progetti su misura. Il premium, invece, a fronte di una spesa di 9,95 dà ha diritto a ben venticinque progetti al mese. Scaricare la foto della stanza, poi, presuppone un extra di 25 dollari l’una.




 

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