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Baby business online

19/12/2007

Coltivare i clienti sin da piccoli. Un obiettivo sempre più in voga nel marketing contemporaneo, anche perché il target è tutt'altro che assente dalla scena media. Guardando sì la tv, ma con internet a salire nella graduatoria di queste preferenze. Giochi online, community e social network, infatti, nella ‘kids navigation’ dettano sempre più legge.  

Lo conferma anche l’evidenza delle dieci parole con il maggior aumento nel numero degli americani che le hanno ricercate in Google. Se, infatti, il primo posto spetta a iPhone, immediatamente dopo viene Webkinz, mondo virtuale dedicato ai più piccoli. Al sesto (prima di lui Tmz, Transformers e YouTube) appare anche Club Penguin, altra realtà kid, che batte MySpace, al settimo.

Internet, dunque, sta conquistando anche i bambini, che in cambio di dedizione in esclusiva promettono proseliti e fedeltà. Sono i dati Nielsen/Netratings a dare un valore al trend. Confrontando quelli di gennaio e luglio 2007, appare evidente la crescita a due cifre messa a segno da questi specializzati social network.
WebKinz passa dai 2.300 visitatori unici ai 6.400; ClubPenguin dai 2.900 ai 4.000; Neopets, dai 2.800 ai 3.600; Stardoll dai 1.000 ai 1.700; CartoonDollEmporium, dai 320 ai 1450; Gaiaonline,dai 713 ai 1000; VirtualMagicKingdom, dai 315 ai 490; infine il nuovo Barbie Girls, che a luglio già vale 1.000 utenti unici.

Ecco perché non sorprende l’interesse mostrato da molte media company. A partire da Disney, che si è di recente comprata ClubPenguin, di cui sta preparando la versione Uk, e ha lanciato pure il mondo virtuale dei ‘Pirati dei Caraibi’.

E che dire del crescente impegno di Google e Microsoft per appropriarsi dell’in-game advertising? Come testimoniato dalle loro recenti acquisizioni, rispettivamente di AdScape Media e Massive, il mercato ha potenzialità non ancora espresse, e c’è da aspettarsi che nel business non tarderanno a entrare anche i giochi per i più piccini.

Come esperienza insegna, infatti, abitudini e interessi vanno coltivati sin da piccoli. E’ il caso del presidio di Gayaonline da parte di Toyota Scion. Piuttosto che la campagna off line ideata per l’americana Umpqua Bank, premiando l’imprenditorialità e la capacità di risparmio infantile.

Ancora, il recente lancio del sito Speel Goed Met Geld, con protagonisti una banca, la tedesca Postbank, l’associazione War Child e l’obiettivo di insegnare a guadagnare del denaro per donarlo a una giusta causa. In pratica, si è creato un marketplace del giocattolo. Ogni bambino può mettere in vendita i propri, previo upload della loro foto e classificazione. A trattativa conclusa, la transazione viene perfezionata dalla banca, che incassa, spedisce documentazione al venditore e, contestualmente versa sul conto dell’associazione la cifra maggiorata di 2,50 euro, che rappresentano la donazione da lei elargita.
Venditore e acquirente, infine, si mettono d’accordo sulla spedizione, pur essendo suggerito che le spese siano a carico di quest’ultimo.

 

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