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Assinform, nel 2012 il settore rimane in sofferenza

13/03/2012

Secondo l'analisi Assinform, per il 2012 le previsioni indicano un settore Ict ancora in sofferenza, se pur in recupero con un trend intorno al -2.2%, che declinato per l’It dovrebbe segnare -2.3% e per le Tlc attestarsi a -2.1%. Le stime potrebbero essere riviste al rialzo, qualora il Paese riuscisse a cogliere a pieno l’opportunità di attuare l’agenda digitale come agenda per la crescita, dotandosi di un piano operativo che detti regole e tempi certi per realizzare lo switch off digitale della Pa e valorizzare, anche con adeguate politiche fiscali, quei segmenti emergenti di economia collegati all’uso del web e alla diffusione dei servizi e dei contenuti digitali, che già oggi in Italia stanno creando nuovi modelli di business, start up e nuove occasioni di lavoro.

Paolo Angelucci ha presentato questa mattina a Milano le anticipazioni del rapporto Assinform sull’andamento del settore dell’Information & Communication Technology nel 2011, elaborato in collaborazione con NetConsulting. Come dimostrano i dati di confronto internazionale, peggio dell’Italia ha fatto solo la Spagna con un mercato It sceso di -5.3% a fronte di una media Ue di +0.5%, con la Francia attestata a + 0.3%, la Germania a +2.3% e l’Uk a -0.7%. La nuova classificazione del mercato Ict come global digital market porta ad una valutazione del mercato di quasi 70 miliardi di euro (circa 11 miliardi di euro in più rispetto al perimetro tradizionale) e attenua la tendenza verso il basso con un trend di -2.2% nel 2011/10.

Ciò grazie al segmento del ‘software e soluzioni Ict’ che cresce al ritmo annuo di + 1.2% (+0.9% nel 2010/09) fatturando oltre 5 mld e a quello dei contenuti digitali e pubblicità online che, con un volume d’affari di quasi 7 miliardi di euro, è in salita del +7.1% (+10.1%). Continua, tuttavia, il calo dei ‘Servizi Ict’ che valgono poco più di 40 miliardi di euro e nel 2011 sono scesi di -3.8% (-3.3% 2010/09), così come dei ‘dispositivi e sistemi digitali’, segmento che vale oltre 17 mld di euro, con un trend in discesa di -2.6% (-2.1% 2010/09).

Entrando in dettaglio emerge lo spostamento della domanda verso le tecnologie che valorizzano web e contenuti: a fronte del calo di pc, laptop e cellulari, si registra, infatti, una crescita del 92% delle smart tv, del 125% dei tablet (che corrisponde a una crescita del 100% delle unità, passando dalle 428mila unità vendute nel 2010 alle 858mila unità del 2011), fino al boom degli e-reader il cui mercato è aumentato quasi del 719%, raggiungendo un valore di 131 milioni di euro. Così il software applicativo, che cresce complessivamente di +1.7% grazie alla spinta del +9.9% dovuta alle piattaforme di gestione web e al +11.9% dell’internet delle cose, mentre le soluzioni verticali e orizzontali calano di -1.6%. Così la domanda di servizi Ict che, se decresce complessivamente, registra l’aumento di + 34.6% del cloud computing per un valore di 175 milioni di euro.

 

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