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Domenica 4 marzo la Quinta Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate con 82 eventi

01/03/2012

Si alza il sipario sulla Quinta Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate con 82 eventi in tutta Italia. Domenica 4 marzo il ritorno del fascino del viaggio lento sui treni storici e a piedi, in bici o a cavallo lungo gli antichi binari dismessi, per merito della felice intuizione di Co.Mo.Do. (Confederazione Mobilità Dolce). 

Coinvolte le più importanti associazioni ambientaliste e culturali: Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) Italia Nostra, Aipai-Icsim, Ferrovie Turistiche Italiane, Iubilantes, Alpine Pearls, Legambiente, con il patrocinio del Fai, del Wwf, di Utp/Assoutenti, del Touring Club Italiano, della Società Geografica Italiana, dell’Associazione Italiana Greenways, Associazione Europea Ferrovieri e dei patrocini Istituzionali: Regione Lombardia, Liguria, Marche, Emilia-Romagna, Puglia. 

La Giornata si svolgerà attraverso l’organizzazione di eventi in tutto il Paese (attualmente sono 82 quelli già definiti e altri se ne aggiungono di momento in momento) come passeggiate trekking o passeggiate in bicicletta lungo tratti ferroviari in abbandono, incontri, dibattiti, mostre fotografiche rievocative, sensibilizzazione verso le scuole, visite a impianti ferroviari. 

5 gli eventi in Piemonte, 3 in Liguria, 12 in Lombardia, 3 in veneto, 3 in Friuli venezia giulia, 4 in Emilia Romagna, 3 nelle Marche, 9 in Toscana, 6 in Umbria, 9 nel Lazio, 1 in Abruzzo, 1 in Molise, 3 in Campania, 5 in Puglia, 1 in Basilicata, 2 in Calabria, 6 in Sicilia e 6 in Sardegna. 

L’obiettivo è di portare all’attenzione della popolazione, degli amministratori, dei media il patrimonio ferroviario ‘minore’, le piccole linee turistiche, le ferrovie in abbandono e quelle definitivamente dismesse che potrebbero essere riutilizzate come piste ciclo-pedonali. 

Esistono infatti ancora piccole ferrovie che potrebbero funzionare come veicoli per un turismo meno impattante sull’ambiente, più vicino alle realtà locali, ai territori emarginati. Così come esiste tutto un patrimonio di impianti (stazioni, depositi, ponti, gallerie) e rotabili che meritano considerazione e rispetto per la ricerca ingegneristica che li ha creati.

 

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