Osservatorio mensile Findomestic, a febbraio il sentiment dei consumatori migliora
29/02/2012
Sembra migliorare il sentiment dei consumatori italiani a febbraio dopo la virata in negativo registrata a gennaio. Anche le previsioni a dodici mesi sono ritornate positive, comprese quelle legate al risparmio. Riparte pure la propensione all’acquisto di beni durevoli, in particolare di elettrodomestici bianchi (1 italiano su 4 si dice pronto ad un acquisto) e di telefonini, con il 18% degli Italiani che si prepara a cambiarlo. Tema del mese il mercato del lavoro, che l'83% del campione ritiene abbastanza o molto bloccato. La maggioranza assoluta degli intervistati pensa che la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, sia il problema principale del paese. La maggioranza è favorevole al mantenimento o lieve modifica dell’art.18. Il modello renano in grado di coniugare efficienza e tutele è quello prediletto.
E’ ancora presto per capire se si tratta di un rimbalzo o dell’inizio di un nuovo trend. Di fatto, però, tra gennaio e febbraio l’Osservatorio Findomestic segnala che qualcosa è cambiato nella percezione degli Italiani sulla situazione sociale, economica e politica del Paese. Il grado di fiducia è risalito a quota 3,9 punti (su una scala da 1 a 10, dove la soglia positiva è 7), mentre trenta giorni fa era inchiodata a 3,5, uno dei livelli più bassi di sempre. Tra la popolazione con istruzione universitaria, il grado di fiducia questo mese è salito sopra il 4%. Il peso specifico degli insoddisfatti resta comunque significativo, pure essendo sceso al 66% (era al 70 a gennaio). Nel Sud e nelle Isole la fiducia è risalita più che altrove, mentre a Nordest l’aspettativa sull’evoluzione dello scenario nazionale resta la più tiepida.
L’occupazione è il tema che più di ogni altro sta a cuore alle famiglie italiane in questo momento. Una sua due ritiene che questo sia il problema principale del Paese. L’83% è convinto che l’attuale mercato del lavoro sia sostanzialmente bloccato. Le ragioni di questo stallo vengono ricondotte dal 29% degli intervistati all’eccessiva rigidità del mercato, mentre il 13% pensa che invece le cause alberghino nella troppa flessibilità dei meccanismi contrattuali. Due quote, queste, che variano considerevolmente a seconda della fascia d’età del campione preso in esame. Tra i 18 e i 34 anni, l’eccessiva flessibilità, intesa quale causa di rigidità del mercato del lavoro, sale al 21%; per la fascia d’età che va dai 45 ai 64 anni, invece, scende al 12%.
E per quanto riguarda l’articolo 18 - il tema che tiene banco in questi giorni - solo l’11% della popolazione ne caldeggia l’eliminazione, contro il 45% che lo vorrebbe solo modificare e un altro 40% che lo vorrebbe conservare così come è. Tra i paesi modello europei indicati dagli intervistati per qualità del lavoro sotto il profilo del salario, della possibilità di carriere e del riconoscimento del merito, figurano la Germania (con il 29% delle preferenze), il Regno Unito (11%) e la Svezia (8%). In coda, Spagna, Finlandia e Austria, che si fermano all’1% delle preferenze.
In materia di risparmio, sale dal 10 al 13% (tra gennaio e febbraio) la quota di quanti si dicono in grado di aumentare nell’arco dei prossimi 12 mesi l’importo di denaro che può essere messo da parte.
Previsioni di acquisto a tre mesi
Elettrodomestici: migliorano le previsioni per i piccoli e per i bruni; restano stabili quelle per i bianchi. Salgono al 24% coloro i quali si dicono pronti, di qui a tre mesi, a comperare un piccolo elettrodomestico (il mese scorso erano il 19%). E arrivano rispettivamente al 13 e all’8% quanti si appresterebbero ad acquistare un elettrodomestico bruno o uno bianco. Cala, però, almeno per i bianchi, l’importo medio di spesa preventivato, che scende a febbraio a quota 807 €. Stabili (rispettivamente a 482 e 138 €) le somme a disposizione per i bruni e i piccoli elettrodomestici.
Elettronica di consumo: si consolida il trend di crescita delle previsioni di acquisto per pc, telefonini e prodotti informatici
Un italiano su cinque si appresta a cambiare telefonino, il 13% è pronto a sostituire il proprio pc (o a comprarsene per la prima volta uno). Come per gli elettrodomestici, anche per i prodotti elettronici l’ammontare di spesa medio resta stabile: per la telefonia siamo intorno ai 215 €; per i pc, attorno ai 378.
Auto e moto: la propensione all’acquisto è in aumento sia per le auto nuove, sia per le usate e gli scooter. Quasi il 10% del campione preso in esame (9,6) si dice interessato a comprare una vettura nuova nei prossimi 90 giorni; il 7,5% a prendere una usata e il 6,1 a dotarsi di un motociclo. Infine, il 4,5% guarda con attenzione il mercato dell’auto elettrica. Tutti dati in crescita rispetto al mese precedente (quanto alle auto elettriche, quella di febbraio è la prima rilevazione in assoluto).
Casa e arredamento: migliorano le previsioni di spesa, anche se il settore immobiliare continua ad essere difficile. Meglio per i mobili. Sale al 5,6% del campione la quota di quanti pensano di comprare casa di qui ai prossimi 3 mesi; raggiunge l’8,9% quella legata all’ipotesi di ristrutturare l’abitazione di cui già si è in possesso; mentre raggiunge il 14% la quota di chi vorrebbe acquistare mobili e complementi d’arredo, con una spesa massima preventivata che . per quest’ultimo settore . resta in linea con quella del mese precedente, a 3.767€.
Tempo libero: il trend crescente viene confermato, complice anche l’avvicinarsi del periodo pasquale. Circa un italiano su tre programma una vacanza nell’arco dei prossimi tre mesi (erano poco più del 20% un mese fa). Segno più anche per il numero di quanti si preparano a comprare abbigliamento o attrezzature sportive e prodotti per il fai-da-te.
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