Masi/Confindustria Intellect scrive ai due candidati alla presidenza di Confindustria
28/02/2012
Pubblichiamo qui di seguito la lettera inviata dal presidente di Confindustria Intellect, Diego Masi, ai due candidati alla presidenza di Confindustria.
"Cari Bombassei e Squinzi,
vi scriviamo per dare il nostro contributo alla preparazione di un progetto per la Confindustria del domani, che crediamo essere il vostro obiettivo comune, anche se oggi competitivo. Siamo appena nati come federazione. E quindi ci presentiamo.
Noi siamo Confindustria Intellect, quelli della consulenza, della comunicazione, delle ricerche, dei contenuti digitali. Siamo quelli che sondano i cambiamenti dell’Italia che sta mutando gli stili di vita, che creano progetti strategici per offrire prodotti e progetti innovativi a italiani e stranieri, che comunicano l’immagine di questi prodotti e progetti e infine ne parlano sui nuovi media digitali.
Alcuni nomi dei nostri soci danno forse più significato alla nostra identità: Accenture, Kpmg, Ambrosetti, Deloitte, Gfk Eurisko, Doxa, Young & Rubicam, Armando Testa, Barabino & Partners, Ketchum Pleon, Repubblica.it, Corriere.it, per citare solo alcuni tra i più significativi.
Tutti noi, grandi e piccoli, famosi e meno, lavoriamo in contatto con migliaia di imprese , grandi , piccole e medie. Siamo di fatto un osservatorio permanente dello stato della nostra economia.
Nel giorno della vostra designazione, in quella giunta del 22 marzo, saremo accettati come federazione di settore di Confindustria.
Siamo quello che voi chiamate il terziario avanzato ed innovativo.
Noi ci sentiamo come quelli che possono rappresentare lo strumento moderno di comprensione del paese, come un Osservatorio e un Think Tank permanente dello stato innovativo del nostro sviluppo. Al servizio di un progetto nuovo per il paese. E di una organizzazione confindustriale nuova.
Che Italia pensiamo?
Magra. Dimagrita. Più povera. Ma tonificata e pronta a ripartire. Intelligente e creativa.
Abbiamo la sensazione che, sotto la cenere del grande declino degli ultimi dieci anni, il nostro paese stia capendo la sua nuova missione: una grande capacità di vendere i nostri prodotti di eccellenza e del Made in Italy nel mondo (ed entrambi voi lo avete interpretato con le vostre aziende).
E una altrettanto grande capacità di vendere il nostro paese alle centinaia di milioni di visitatori che sono pronti a venire a vedere l’Italia, a gustare e comprare i nostri prodotti.
E l’Expo di Milano sarà il luogo e il momento in cui una nuova Italia presenterà il suo rinnovato, anche se dimagrito, biglietto da visita.
E questo avviene in una cornice istituzionale e politica che ormai travalica i nostri confini ed è tutta europea.
L’Europa si sta costruendo in questi mesi.
E pur nelle difficoltà e nell’aspetto apparentemente solo monetaristico, il consesso europeo ha cambiato i governi che non funzionavano e sostituito con governi in linea con gli obiettivi dello sviluppo di una macro realtà che vuole tornare ad avere ruolo nel mondo.
Il governo attuale è figlio di questa strategia.
E fortunatamente non solo la segue, ma la interpreta.
La nuova Confindustria dovrà inserirsi in questo quadro.
Non più nel bipolarismo datori-lavoratori , figlio del passato, non più struttura di potere che scivola nella controfigura della burocrazia statale, ma nell’internazionalizzazione del nostro sviluppo e nella definizione della nostra nuova missione.
Uscire dal contesto italiano per conquistare quote nel mondo, riorganizzare l’Italia del bello, del buono e delle eccellenze per chi ci verrà a trovare è lo slogan - per noi - della nuova Confindustria.
Questi pensieri sono spunti, intuizioni, speranze. Non certo un programma. Sono però spunti basati sulla esperienza di chi ascolta i cittadini tutti i giorni. Di chi insomma è nella vita quotidiana in modo professionale. Sono spunti, che hanno la speranza che possano essere da voi colti in qualche modo nel vostro di programma. Qualora voleste approfondire e incontrarci per parlarne, siamo sempre a vostra disposizione.
Con amicizia e stima
Diego Masi, Presidente Confindustria Intellect
Ezio Lattanzio - Presidente Assoconsult
Elserino Piol - Presidente Fedoweb
Massimo Costa - Presidente AssoComunicazione
Lorenzo Strona - Presidente Unicom
Beppe Facchetti - Presidente Assorel
Umberto Ripamonti - Presidente Assirm
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