Mamo/Altavia: la Csr dovere d'impresa. Ecco il perché dell'Osservatorio
01/02/2012
Più precisamente Osservatorio franco-italiano sulla Csr, lanciato poco meno di un anno fa, sotto la guida di Vigeo, da la Chambre Francaise de Commerce et d'Industrie en Italie e da una serie di imprese tra cui per l'appunto Altavia, che dalla sua nascita si è data un codice etico-valoriale fondato su impegno, trasperenza e chiarezza. Perché fare impresa, e oggi più che mai, significa rispettare regole, soprattutto morali. E in contesti di crisi come questo la riflessione apre spazio alla discussione e al ripensamento sulle proprie abitudini di vita e sull'etica del proprio lavoro. Con le aziende che avvertono la necessità di recuperare fiducia da parte dei cittadini-consumatori e cittadini-dipendenti, rivedendo anche i propri modelli di business fino all'essenza del loro stesso esistere. Ecco perché Altavia conferma, anche per questo 2012, il proprio impegno col tessuto che la circonda, proseguendo in Italia nel progetto Art Gallery e nel sostegno a Terre Des Hommes, ma mettendo anche in cantiere nuove iniziative in ottica di eco-sostenibilità.
Come a youmark racconta Paolo Mamo, presidente e ad Altavia, incontrato ieri sera a Milano in occasione dell'appuntamento promosso dall'Osservatorio franco-italiano sulla Crs a tema 'La diversità come vantaggio competitivo. L'abbattimento degli steccati culturali per un'azienda nel segno di una società moderna', di cui alleghiamo una sintesi.
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