Contro l'odio nasce la Fondazione UnHate/Benetton e parte la campagna mondiale. Ritirato un soggetto
16/11/2011
Gli odi non cessano mai grazie all’odio, cessano grazie al non-odio. Questa idea di tolleranza riassume i principi ispiratori della campagna UnHate, che Benetton ha creato con l’obiettivo di contrastare la cultura dell’odio promuovendo - con un global call to action e con gli strumenti più innovativi della comunicazione - la vicinanza tra popoli, fedi, culture e la pacifica comprensione delle ragioni altrui.
La campagna mondiale di comunicazione, prima iniziativa della omonima Fondazione appena costituita, è stata presentata in anteprima da Alessandro Benetton, vice presidente esecutivo di Benetton Group, questa mattina a Parigi presso il flagship store di boulevard Haussmann, mentre in Italia azioni di guerrilla marketing ne avevano fatto già iniziare a parlare.
Il progetto di comunicazione UnHate, comprende una serie coordinata di iniziative ed eventi, che iniziano da oggi sulle principali testate quotidiane, periodiche e web del mondo. Tema centrale è il bacio, riconosciuto simbolo dell’amore, tra leader politici e religiosi mondiali, ad esempio Barack Obama e il leader cinese Hu Jintao; il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Si tratta di immagini simboliche di riconciliazione per sollecitare una riflessione su come la politica, la fede, le idee, anche se diverse e contrapposte, debbano comunque portare al dialogo e alla mediazione.
Quello con Papa Benedetto XVI e Ahmed Mohamed el-Tayeb, Imam della moschea di Al-Azhar al Cairo, inizialmente previsto, non verrà pianificato. “Ribadiamo il senso della campagna UnHate che è esclusivamente combattere la cultura dell’odio in ogni sua forma”, dichiara in una nota un portavoce Benetton, “siamo perciò dispiaciuti che l’utilizzo dell’immagine del Papa e dell’Imam abbia così urtato la sensibilità dei fedeli. A conferma del nostro sentimento abbiamo deciso con effetto immediato di ritirare quest’immagine da ogni pubblicazione.”
La Fondazione Unhate, voluta e costituita dal Gruppo Benetton, si propone di contribuire a creare una nuova cultura della tolleranza per contrastare l'odio, a partire dai valori fondanti di Benetton. Si tratta di un altro passo nella strategia di responsabilità sociale del Gruppo. La Fondazione organizzerà iniziative che coinvolgeranno i vari stakeholder, dalle nuove generazioni alle istituzioni, alle organizzazioni internazionali e non governative, alla società civile. Intende anche essere un think tank che attrae personalità e talenti della cultura, dell'economia, del diritto e della politica, e persone che da semplici cittadini sono diventati leader di movimenti, distinguendosi nel mondo per pensieri e azioni contro le manifestazioni e le cause dell'odio.
Secondo lo spirito di partecipazione attiva e azione concreta che anima il progetto, le immagini della campagna United Colors of Benetton sono protagoniste anche dell’operazione affissione. Un piano di live action a sorpresa. Gruppi di giovani allestiranno e attaccheranno i manifesti con i baci tra leader sui muri di alcuni luoghi simbolici del necessario processo di pace: Tel Aviv, New York, Roma, Milano, Parigi.
Il film Unhate del regista francese Laurent Chanez, racconta il precario equilibrio e l'intreccio tra la spinta all’odio e le ragioni dell’amore. E’ costruito con un crescendo di immagini volutamente ambigue. Oltre che sul web, dove sarà visibile sul sito UnHate, su benetton.com e Youtube, verrà proiettato in alcuni ori cinema.
Il sito della Fondazione UnHate raccoglie tutte le immagini della campagna United Colors of Benetton e dei vari eventi, ad esempio le immagini delle azioni di guerrilla nei punti caldi del mondo. Sono fotografie e video che andranno a comporre un palinsesto disponibile online. Sono attive anche due applicazioni ad hoc: Unhate Kiss Wall, che sceglie in modo casuale le immagini caricate sul web dalle persone e le unisce in un bacio appassionato (ogni istante un nuovo bacio). E Unhate List, una lista (basata su Twitter) delle cose e delle persone che non si odiano, costantemente aggiornata dai visitatori.
L’idea di tolleranza della campagna United Colors of Benetton troverà un’ulteriore applicazione, concreta e simbolica al tempo stesso, nella creazione di un’installazione artistica fatta con i bossoli di proiettile inviati dagli abitanti di zone di guerra del mondo. L’artista cubano Erik Ravelo di Fabrica, già autore della serie di sculture Lana Sutra, riciclerà questi “rifiuti di guerra” per costruire una grande colomba di pace, Unhate Dove, di quattro metri di lunghezza, che porterà con sé il messaggio della Fondazione.
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