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Andrea Tito/ LG Electronics: quinti ancora per poco

28/11/2007

L’obiettivo è ambizioso. Scalare la classifica italiana dei cellulari per entrare nelle 'top tre' in un paio d'anni. Come? Grazie al design, in primis. Perché il consumatore italiano non solo usa, ma guarda. E la company sta facendo dell'estetica il suo portabandiera.  Per cellulari & C. Perché dai microonde ai frigoriferi, dalle lavatrici alle tv, il bello trasversalmente interessa tutti. 

A parlarne con youmark è Andrea Tito, telecom marketing manager LG Electronics, in occasione della giornata-evento che ha chiamato a raccolta a Milano tutte le divisioni della multinazionale coreana. Significativo il titolo, ‘Reflecting Design', mettendo fianco a fianco piccoli e grandi elettrodomestici,  telefonini e televisori, con l'estetica a fare da comune denominatore. Perché se pecca c’è stata, a essere sotto accusa è  una strategia di marketing che ha ‘diviso’, piuttosto che unito. Così che le diverse famiglie merceologiche hanno fatto storia a sè.

Il bello come valore. Da cui non possono prescindere nemmeno i cellulari, nonostante il loro più recente passato avesse spinto l’acceleratore sull’abbinata tecnologia-prezzo. Ma per un prodotto che sempre più è oggetto da mostrare, oltre che da utilizzare, l'estetica diventa anche prerogativa di acquisto. Specie per gli italiani, che più di altri nel mondo si lasciano sedurre dalle forme.

Nel retail, intanto, i tempi non sono ancora maturi per i flagship store. Confermata, invece, è Master per la distribuzione nelle grandi catene specializzate, così come la scelta di proseguire nella definizone di accordi con i principali operatori di telefonia per la vendita di prodotti creati per loro in esclusiva.

 

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