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Fondazione Invernizzi, 9 mio in tre progetti di ricerca in vista dell’Expo. Oltre all’1,5 ordinari

15/11/2011

Che come di consueto viene confermato andando a patrocinare ricerche che abbiano in qualche modo rilevanza per il territorio lombardo, con accento sul sostegno dei giovani ricercatori (sino a oggi sono 13 e mezzo i milioni impiegati dalla Fondazione, ricorrendo quest’anno il suo ventennale). Diverso, invece, il caso dei 9 stanziati in sinergia con i contenuti dell’Expo 2015, ben riassunti nell’headline ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’. Allo scopo coinvolgendo tre Università milanesi, Bocconi Cattolica e degli Studi, affrontando gli argomenti della nutrizione umana, della produzione di cibo e relativa sostenibilità economica, sociale, ambientale. Con ricadute per l’intera umanità, avvalendosi di centri pilota in Italia, India e Congo. 

Un lavoro il cui successo dipende anche dall’interconnessione e dal coordinamento tra i diversi soggetti, nonché dalla definizione di azioni costanti, da qui al 2015. Ma anche poi. Allo scopo ogni Università ha ‘dato’ del suo. La Bocconi istituendo la Cattedra permanente ‘Formazione Romeo ed Enrica Invernizzi’ con interesse scientifico e strategico in Economia dello Sviluppo. La Cattolica valutando la possibilità di produrre alimenti adeguati per proprietà nutrizionali, igenico-sanitarie e per sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Quella degli Studi di Milano, indagando come gestire a distanza in modo integrato le variazioni dello stato nutrizionale nell’età evolutiva e nell’età adulta. 

Ieri, a Milano, in occasione della presentazione alla stampa del progetto, al microfono di youmark Anselmo Stucchi, presidente della Fondazione. Che, pur avvertendo già da ora la mancanza del vicepresidente Mario Monti, applaude la sua nomina a nuovo Presidente del Consiglio.

 

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