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E' necessario avere un posizionamento? Enfants Terribles & ebolaindustries, nuova sede. A +30

28/10/2011

E per festeggiare entrambe le news, oltre che i clienti, ha scelto di invitare tutti, ieri a Milano, proprio nella sua nuova sede di via San Michele del Carso 4, titolando l’happening ‘The Evolution’. Con l’intenzione di rappresentare in ciò lo stesso proprio dna, che sin dalla nascita, 15 ani fa, ha guardato avanti, anticipando quanto per tutti è divenuto poi must. Così, se negli anni ’90 il mantra fu ‘non account’, nel 2006 protagonista divenne il pionieristico unconventional, con l’esordio del brand ebolaindustries. Puntando da subito sull’integrazione, quella vera. Consci che al centro c’è l’idea, poi basta saperla tradurre. Ringraziando quel ‘fai da te’ che il nuovo porta intrinsecamente a implementare e che insegna l’indispensabilità del coordinamento, della regia.

Una lezione imparata più che bene, come dimostra la partecipazione a quattro selezionate gare l’anno e l’assenza di new business, inteso come sforzo di ricerca. I clienti, infatti, qui chiamano. E sono radicalmente cambiati nel tempo. Persino negli ultimi tre anni. Virando oggi su realtà internazionali, che vogliono campagne locali ad hoc. Non adattamenti, dunque, ma creatività ex novo, seppur coerenti con il concept globale.

Intanto si guarda già al 2012, dopo che il 2011 lascerà sul piatto un 30% di fatturato in più. Ma crescere per nuove acquisizioni non basta. L’agenzia ne è convinta, è giunto il tempo di consolidare, costruendo sul seminato.

Chiacchierata in stile Enfants Terribles & ebolaindustries con due dei partner dell’agenzia. Valerio Franco, strategy director, e Mizio Ratti, creative director. Senza dimenticare di ricordare il terzo socio, Riccardo Quartesan, creative director.

 

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