Formazione, per un futuro da re
28/11/2007
Ragazzi un consiglio. Sappiate in anticipo che la laurea oggi da sola non basta. Il master torna ad avere la sua importanza, sempre che capace di calare la teoria nella pratica d’azienda. Case history, best practice, laboratori, per iniziare a respirare il clima del lavoro. Grazie all’insegnamento di docenti manager, la cui ‘qualità’ definisce la differenza fra le diverse scuole tra cui decidere. Senza illudervi che ciò vi garantirà un posto al sole, almeno non da subito. La gavetta, infatti, non la risparmia nessuno, ma di sicuro c’è l’accelerazione professionale a medio termine.
E’ Adriana Anceschi, training manager Business School de Il Sole 24Ore, a illuminarci sui trend della formazione. Partendo dalla premessa che in sei anni la situazione è molto cambiata. Se prima le aree del marketing e della comunicazione erano sicuramente marginali, oggi rappresentano il comparto più importante dell’intera scuola. Un’evoluzione voluta dallo stesso mercato. Il gruppo Sole 24Ore, infatti, forte dei sistemi di relazione con aziende e agenzie, funge da polo catalizzatore delle richieste, adattando di conseguenza le sue proposte, così da vantare livelli di ‘placement’ certamente allettanti.
Di qui, ad esempio, la nascita 7 anni fa del Master in Media Relation, che in ragione del numero di adesioni ha poi richiesto la doppia edizione di Milano e Roma. E come dubitare? Anche perché le nuove aree della comunicazione, così come le opportunità aperte dalla rete, moltiplicano i media da tenere sotto controllo, meglio, con i quali imparare a interagire, a dialogare, puntando a figure professionali capaci di integrare nuovo e tradizione in logica ottimizzante, a più livelli.
Non è un caso, dunque, se dalla scuola ogni anno escono 150 diplomati in area marketing comunicazione. E il numero si riferisce solo ai corsi full time per neolaureati. Perché le necessità di specializzazione spingono anche chi già lavora a rimettersi in gioco didatticamente. Quindi la creazione di corsi dettagliati verticalmente, su settori e nicchie specifiche. Dal lusso al wellness, dallo sport ai beni e servizi culturali, al turismo.
Perché la strada verso un ruolo di responsabilità è sempre più ardua, al punto di capire come mai all’appello delle posizioni di rilievo i giovano spesso e volentieri manchino. E’ che la laurea non basta più. E che pure il master non garantisce un ingresso da re. Allo stage, che può capitare ugualmente di accettare nonostante diploma e specializzazione, però, bisogna dare fiducia. Perché è nel medio periodo che la differenza emerge, accelerando le carriere.
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