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Prosumer Report di Euro RSCG, oggi il potere è social

18/04/2011

Euro RSCG Worldwide ha pubblicato i risultati dell'ultima ricerca condotta a livello globale nel suo Prosumer Report intitolato 'Millennials: The Challenger Generation'. Lo studio mette in luce una generazione impegnata nel creare cambiamenti significativi, attraverso i social media e comportamenti quotidiani di acquisto, invece che attraverso i più tradizionali canali politici.

Per arrivare alle conclusioni sono state intervistate tremila persone in tutto il mondo, dalla Cina alla Francia, dall’India al Regno Unito e agli Stati Uniti, esplorando le abitudini e le aspettative della generazione del Duemila per quanto riguarda il luogo di lavoro, i consumi, la famiglia e le prospettive per il futuro.

“Stiamo assistendo all’affermarsi di una generazione unica, forte non solo per il numero di persone ma per il senso di responsabilità personale nei confronti delle loro comunità e del mondo, per la consapevolezza che dimostra riguardo alle questioni mondiali e per l’influenza che ha grazie a strumenti, quali i social media, che permettono di agire sia individualmente che collettivamente per provocare cambiamenti positivi” commenta in una nota David Jones, ceo Havas e Euro RSCG Worldwide e co-fondatore di One Young World, forum internazionale per giovani leader. Una generazione che crede nel potere dell’azione individuale e collettiva perché la rivoluzione digitale le ha dato la possibilità di pianificare il futuro senza essere vincolata da distanze generazionali e geografiche. 

Le parti più rilevanti dello studio comprendono:

• Voi rompete, noi aggiustiamo: la nuova generazione ha un profondo senso di responsabilità e pragmatismo. Invece che incolpare le generazioni precedenti o le diverse culture per le problematiche globali, sono pronti e prendere sulle loro spalle la responsabilità di creare soluzioni realizzabili. Otto su dieci giovani della generazione del Duemila (85%) ritengono che sia dovere della loro generazione cambiare il mondo. I delegati di One Young World e i candidati sono impegnati in ogni parte del mondo. Ecco due esempi: studenti del Ghana hanno organizzato un programma contro il cambiamento climatico e stanno facendo pressioni per una regolamentazione statale più rigida, mentre in Cina, lo studente di architettura Xiaochen Wang sta promuovendo attivamente la protezione del patrimonio storico e il rilancio urbano. 

• Quale gap generazionale? In forte contrasto con il credo della generazione dei baby boomers 'non fidarti di nessuno sopra i 30 anni', i giovani del Duemila vedono nei loro genitori i punti di riferimento più fidati. Sei intervistati su dieci dicono di fare affidamento sui propri genitori per consigli e informazioni, e il 90% esprime il desiderio di avere la fiducia dei propri genitori. Infatti, i genitori sono visti come la fonte di informazione più affidabile, prima degli amici, dei media tradizionali e anche di internet. 

• Realistici, ma pieni di speranza: i giovani del Duemila sono consapevoli delle problematiche che il mondo deve affrontare. Più di sette su dieci pensano che il mondo tra vent’anni sarà più pericoloso, meno pacifico e più inquinato. Ma questo non li rende più cinici. Quasi tutti gli intervistati (l’82%, con punte del 91% in India) credono che la loro generazione ha il potere di cambiare il mondo.

Il 61% degli intervistati pensa che i social media siano il nuovo strumento di potere nelle mani dei giovani e il 70% lo considera uno strumento di cambiamento, una statistica rivelatrice alla luce delle rivoluzioni in Egitto e negli altri luoghi in cui la rivoluzione è stata organizzata e in qualche modo alimentata dai social media.

Le donne un giorno governeranno il mondo: il 55% dei giovani del Duemila sostengono che i cambiamenti di domani saranno guidati dalle donne.

Il potere del consumatore: quasi la metà degli intervistati ha dichiarato che esercita un grande potere come consumatore e avente diritto al voto. 

Jones: "Mentre i baby boomer si sono ribellati e i sessantottini si sono rivoltati, i giovani di oggi puntano sulla comunità, la collaborazione e l’interconnessione".  E credono nel potere delle aziende di fare del bene. Infatti, il 40% di loro sostiene che le corporation hanno una capacità maggiore rispetto ai governi di creare cambiamento, mentre solo il 27% sostiene il contrario. Dove i governi hanno fallito, ci si aspetta che le imprese intervengano. La sostenibilità è una delle aree in cui questa generazione vede che le aziende stanno prendendo un ruolo di primo piano. Due terzi credono che i business più di successo nel futuro saranno quelli sostenibili, mentre solo il 7% si dice in disaccordo. Questi giovani cercano un partner nelle aziende che stanno assumendo responsabilità nei confronti delle tematiche sociali e ambientali, sia come consumatori che nelle loro prospettive di impiego.

Il nuovo posto di lavoro: diversamente dagli stereotipi, i giovani del Duemila considerano lo sforzo e l’atteggiamento gli ingredienti più importanti per il successo. Il 73% cita l’essere un grande lavoratore come la chiave per ottenere risultati e il 63% dichiara che avere fiducia in se stessi è cruciale, indicando di avere una visione meritocratica. I giovani del Duemila pongono l’enfasi sulla creatività e sulla collaborazione, elementi importanti per lavorare meglio e, quando possibile, scelgono strumenti e percorsi che ritengono più efficaci per raggiungere i loro obiettivi. Sono ossessionati con l’apprendimento continuo fino a pensare di poter scegliere di lasciare un’azienda se ritengono di aver esaurito il livello di conoscenza per loro disponibile. Supportare la crescita professionale e l’apprendimento continuo è la chiave per ottenere il massimo dal talento dei giovani.

Ricerca di brand bussola: nonostante l’idea diffusa per cui una marca valga l’altra, la gran parte dei giovani intervistati crede che sia importante trovare marchi ai quali poter essere fedeli. Ciò è sensato, se si considera l’approccio personale che questa generazione instaura con i brand. Vogliono trovare marchi in cui poter credere, e che possano riflettersi in modo positivo su di loro, a lungo termine. Il 58% degli intervistati sta cercando marchi che riflettano la loro personalità.

Prosumer Reports è una serie di pubblicazioni di Euro RSCG Worldwide, parte di un’iniziativa globale che ha lo scopo di condividere informazioni e idee, incluse le ricerche fatte entro il network di agenzie e compagnie clienti di Euro RSCG. Per ulteriori informazioni su Prosumer Reports clicca qui. Per ulteriori informazioni su One Young World e per saperne di più sul prossimo summit di Zurigo clicca qui.



 

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