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Lowe Pirella Fronzoni: ecco perché siamo diversi. Training, Lowe Council, progetto touch point

28/03/2011

Volendo guardare al sodo, più che a definizioni sfruttate che dicono tutto e niente. Così, superata la certezza di un media neutral, logorata la necessità dell’integrato e del 360, l’obiettivo oggi è lavorare strategico, con risultati nel breve. Da un lato l’attenzione va al training, nei confronti dei giovani, perché non siano abbandonati a se stessi, ma anche di tutta l’agenzia, volendo che innovazione e visione appartengano al comune sentire. In programma, ad esempio, un prossimo appuntamento interdisciplinare, invitando professionisti anche esterni, dal media alle case di produzione, a ragionare insieme sull’evoluzione del modello di business. 

Ricordando che internazionalmente (con Londra sede d’avanguardia) si sta mettendo a punto un progetto dedicato ai touch point, nel senso di arrivare a definire brief che già da soli trasmettano inspiring creativi, aiutando gli stessi media ad evolvere, rendendoli realmente messaggi, oltre che quantificando i risultati. Forti di una connessione worldwide che vede l’Italia protagonista, condividendo la focalizzazione su strategia e creatività, tanto che la prima è interpretata come primo pensiero creativo, a monte. 

Ce ne parla Zenia Zerbinati, client service e business development director Lowe Pirella Fronzoni.

 

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