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da sx Stefano Tumiatti, Lapo Brogi, Giandomeico Puglisi, Peter Grosser
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Cayenne, un 2010 a +8,5% e previsioni in crescita

11/03/2011

Cayenne comunica di aver chiuso il 2010 in crescita del +8,5%, che si aggiunge al +11% registrato nel 2009. Il fatturato ha toccato i 4,8 milioni di euro con uno staff di 60 persone, in linea con gli obiettivi prefissati di fatturato medio per addetto. Al risultato hanno contribuito varie discipline: advertising (36%), digital (28%), graphic design (18%), media (10%), direct (5%) e la neonata divisione di pr & events (3%) che operano in modo integrato.
“Risultati che mi inorgogliscono", commenta in una nota Peter Michael Grosser, presidente e ad dell'agenzia, "in considerazione del fatto che, da quando è nata nel 2003, Cayenne è costantemente cresciuta e soprattutto nella direzione auspicata, cioè di un’agenzia creativa, innovativa ed integrata. Sappiamo fin d’ora che cresceremo anche nel 2011 e pertanto non siamo più tanto lontani dal nostro obiettivo ideale di 6 milioni di fatturato con uno staff di 75 persone, dimensione che riteniamo ideale per un’agenzia. Dopodiché non ci interesserà più crescere ma perseguire esclusivamente la qualità nel servizio e nel portfolio clienti, dedicando tanto tempo ed energie ai nostri clienti e pochissimo ad eventuali gare.”

“Vogliamo raggiungere il nostro obiettivo grazie a una crescita graduale e costante",  aggiunge Lapo Brogi, direttore generale, il che significa cementare la relazione con i nostri brand più fedeli, tra i quali mi piace ricordare Media World, Skoda Auto, Edison, Shiseido, Saturn, We Bank, Forst, Piscine Castiglione, ed aggiungere a questi almeno un importante brand ogni anno, come avvenuto nel 2010 con Sisal".

"La crescita della nostra realtà, non sarebbe stata possibile", sottolinea Stefano Tumiatti direttore creativo e strategico", senza una costante e attenta ricerca di strategie uniche, semplici e adatte a stimolare soluzioni creative realmente integrate. Il successo di Ga el Suv per Skoda è la più chiara testimonianza del nostro modo di lavorare." 

"Le case history di successo dell' anno precedente", continua Giandomenico Puglisi, direttore creativo", ci servono come forte stimolo per crearne di nuove e sempre più integrate. Ormai la nostra crescita passa dallo stimolare e far lavorare veramente insieme professionalità differenti. Solo così renderemo la nostra vetrina più interessante."

 

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