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Peter Grosser: no al club, no ai cartelli. Sì alla garanzia di una qualità certificata

29/11/2010

E’ il ruolo che AssoComunicazione deve avere. Aggregare, rappresentare e certificare le migliori agenzie. Si’, dunque, a ‘unificazioni’ in federazione con altre associazioni (Unicom e Assorel) in nome di fronti comuni da salvaguardare (ad esempio il contratto di lavoro), no a marmellate che non servono a nessuno. Ma soprattutto, impegno a favore del business. In modo strategico. Invitando tutti ad aderire e partecipare, così da rendere il virtuosismo diffuso, dunque vantaggio competitivo, non svantaggio per i pochi che lo perseguono. Auspicando per l’associazione anche una certo potere sanzionatorio, così da rendere i morsi della coscienza più forti di quelli della fame. 

E il riferimento è tutto alla drammatica situazione dei conti delle agenzie. Che è anche colpa loro. Perché dal 15% fisso del bengodi è iniziata una discesa senza fine, oggi al sottocosto. Inizialmente pensando che la tattica potesse servire ad acquisire nuovi clienti, certi della remunerazione consona di quelli in portafoglio. Peggiorando la situazione le multinazionali, con la logica del finanziario a spingere l’ottimizzazione dell’utile di breve. Senza che il fenomeno lasciasse estranee le agenzie più piccole, troppo abituate ai fasti di ieri per analizzare con competenza i propri costi, specie quelli non direttamente attribuibili. 

Il tutto condito dalla scarsa propensione italiana a fare squadra e sistema e dalla rigidità del nostro mercato del lavoro. Risultato, la remunerazione è scesa del 60-70%. Reazione, riduzione degli sprechi, ma anche della qualità. Con le aziende a basare le scelte tutte sul prezzo. Urge un cambio di marcia. Un dialogo tra AssoComunicazione e Upa per trovare il modo di offrire alle aziende quello che chiedono, e di cui il loro business ha bisogno, ma ottenendo in cambio di più. In tema di remunerazione e di durata dei rapporti. Di trasparenza e correttezza nella gestione delle gare. Essendo disposti anche a dire no, certi che il successo non stia nel rincorrere tutto e tutti, a qualsiasi condizione. 

Al microfono di youmark Peter Grosser, ad Cayenne, nonché presidente in AssoComunicazione della Consulta della Pubblicità, intervenuto, venerdì a Milano, agli Stati Generali AssoComunicazione.

 

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