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Andrea Ragnetti, chief marketing officer Philips
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Sense and simplicity. Pensando a un consumatore sempre più vecchio

25/10/2007

I nuovi prodotti nasceranno con la consulenza di antropologi e sociologi. Perché anche Philips si è fatta sedurre dalla visione olistica.

Ancora ‘Sense and simplicity’. Philips non abbandona la strada imboccata e anzi, da qui ai prossimi cinque anni, continuerà a cavalcarla. Perché l’uso intelligente della tecnologia, sposato all’intuizione e al design su misura, non potrà che dare vita ad approcci innovativi per migliorare ancor di più la vita delle persone. Sia in casa sia fuori.

La visione della company è stata svelata a un selezionato parterre in occasione del 2007 Philips Simplicty Event, una tre giorni che si è svolta a Londra. Al centro, l’uomo, o meglio il consumatore e i suoi bisogni. “Con un obiettivo”, ha spiegato il chief marketing officer Andrea Ragnetti, “creare prodotti non solo facili da maneggiare ma anche piacevoli nel loro utilizzo”.

Non a caso, l’accento viene posto sulla volontà di far ‘sentire’ meglio le persone. Con un’ottica lungimirante, la multinazionale olandese ha iniziato a tenere d’occhio anche l’area del benessere. Perché la popolazione invecchia, ma al contempo vuole essere sempre più autonoma nella gestione della propria vita, e la salute diventerà sempre più un business. 

Da qui il coinvolgimento di antropologi, sociologi, designer e manager in grado di ideare e realizzare progetti che tengano conto delle prossime istanze. Perché Philips vuol dar vita a prodotti con una visione ‘olistica’, in grado di far quadrare il cerchio. Focus quindi su tre core business: healthcare, lighting e consumer lifestyle.

Fra i trend esplorati, quello che vede sempre più posticipata la creazione di nuovi nuclei familiari, con donne che partoriscono più tardi e nonni che vogliono partecipare attivamente all’evento. E così il progetto ‘Celebrating Pregnancy’ sta studiando la creazione di apparecchiature che consentiranno ai parenti di poter vivere la meravigliosa sensazione in 3D di un viaggio dentro l’utero. 

Mentre ‘Daylight’ sta analizzando le conseguenze del jetlag, con i suoi fattori di stress e rischio per i business men sempre in viaggio. Da qui la progettazione di un’offerta per le strutture alberghiere, per consentire agli ospiti di godere dei i bènefici effetti della luce naturale e dell’ombra. Vere e proprie sedute di light therapy, comodamente sdraiati nella propria stanza.

 

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