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Universal McCann Italia: il media si fa consulente

24/10/2007

Contaminazione, per portare la creatività anche nella scelta di una fascia oraria o di un palinsesto. Fantasia, per andare oltre al solito in cerca dell’insolito. Tenendo d’occhio casi eccellenti come Fiat 500 o Microsoft. Gianfranco Piccolo, presidente  e ad da sei mesi, ridisegna la struttura forte della sua esperienza di ‘ex-cliente’. E pensa al grande bacino delle medie e piccole imprese italiane proponendo uno sguardo che va oltre l’approccio tradizionale. Perché il mondo è cambiato e la comunicazione pure.

Per i centri media non sono tempi facili, lo ammette, con gli investimenti in flessione e le difficoltà paventate dal ddl editoria che mette in discussione i diritti di negoziazione. Ma questo, per Gianfranco Piccolo, è stato semmai il punto di partenza per ‘ridisegnare’ la nuova Universal McCann Italia. Che vuole guardare avanti, più avanti degli altri. Con una parola d’ordine: curiosità. “Perché bisogna sperimentare sempre, provarci, pensare oltre, contaminare, innovare. Quello che facciamo noi oggi, gli altri lo faranno domani”. E cioè ‘Next Thing Now’, come recita il claim che d’ora in poi accompagnerà il suo lavoro e quello del suo team.

Forte dell’appartenenza a un gruppo internazionale, con 72 uffici in 40 paesi, oltre 40 professionisti tra Roma e Milano per un billing totale di 270 milioni di euro (fonte Recma 2006), Universal McCann Italia punta a scalare la classifica dei centri media da qui ai prossimi cinque anni, proponendosi come partner del cliente nella definizione delle strategie di comunicazione e media. Ma anche di essere al fianco delle aziende che un altro centro media ce l’hanno già, per specifici incarichi e progetti ad hoc.

“UM sta per Universal Media, perché è nell’indiscusso know-how media che pone le sue radici”, spiega, “ma UM vuol dire anche Unconventional Media, perché siamo convinti di essere pronti a studiare strategie e planning sorprendenti e quindi innovativi e efficaci”. Ecco perché la nuova Universal si articola in due divisioni: UM Media e UM NonSoloMedia.

La prima offrirà tutti i servizi di planning e buying e conterrà al suo interno la struttura UnconventionalMedia, specializzata nel planning innovativo e creativo dei media classici e nella pianificazione dei new media e di tutti i possibili canali di comunicazione. La seconda unit, guidata da Luca Galimberti, offrirà consulenza, per essere partner del cliente nella costruzione del piano di comunicazione e nel disegnare la brand strategy, occupandosi di research, digital consulting e strategic marketing.

“Clienti come Microsoft, Intel e Xbox ci obbligano a essere sempre in pole position”, spiega, “ci occupiamo e sempre di più ci occuperemo di digital media, product placement, burtering, pv experience, viral & ambient, ma anche direct, sponsorship e eventi. Forti delle possibili sinergie con tutta l’expertise di McCann WorldGroup”.

Senza avere la pretesa di dare tutto a tutti, quanto piuttosto di essere taylor made, offrendo a ogni cliente il servizio che meglio si sposa con le sue esigenze. Per farlo, al fianco del team di lavoro, una serie di consulenti in esclusiva, in primis Milka Pogliani, presidente del creative council di McCann Europe, Middle East & Africa. Ma anche Giovanni Siri, che da cinque anni occupa la cattedra di Psicologia dei Consumi presso l’Università Vita Salute del San Raffaele, e Mauro Lupi, presidente e co-fondatore di Ad Maiora e membro del board di Iab Italia dal 2001.

A tenere a battesimo la ‘neonata’ Universal McCann Italia non poteva mancare un sito nuovo di zecca, www.universalmccann.it, e un’iniziativa che sposa il no profit. Piccolo: “Perché ci piace donare ed è per questo che abbiamo deciso di sostenere la curiosità dei ricercatori dell’Istituto San Raffaele”. Nello specifico il laboratorio di ricerca sul diabete, a cui nel 2008 sarà donato lo 0,25x1000 del billing.

Gianfranco Piccolo
Nasce a Genova il 25 giugno 1959 e inizia la sua carriere professionale in Saiwa, dove ricopre il ruolo di advertising e media manager. Assume successivamente la carica di responsabile della pubblicità e promozione per il Gruppo Danone Italia.
Nel 1997 entra in Vodafone Omnitel Nv con la carica di direttore della pubblicità. Il ruolo prevede la pianificazione di strategie e la supervisione delle attività relative a tutte le leve di comunicazione. E’ inoltre brand director presso il Vodafone Brand Council.
Da sei mesi guida Universal McCann Italia in qualità  di presidente e amministratore delegato.

 

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